Di Geoffrey Smith
Investing.com – I prezzi del petrolio sono saliti questo martedì dopo che l’operatore petrolifero di stato russo ha dichiarato di non trasportare più greggio attraverso un importante oleodotto di esportazione a causa delle sanzioni europee.
Transneft (MCX:TRNF_p) ha dichiarato di aver interrotto il trasporto attraverso la porzione meridionale dell’oleodotto di Druzhba, che attraverso l’Ucraina e porta il petrolio in Ungheria, Repubblica Ceca e Slovacchia, a partire dal 4 agosto, secondo l’agenzia di stampa Interfax. Ha diachiarato che il pagamento inviato alla controparte ucraina Ukrtransnafta è stato respinto a causa delle complicazioni come le sanzioni UE, e che Ukrtransnafta ha fermato le operazioni per via del mancato pagamento.
I future del greggio Brent sono saliti dell’1,4% a 97,94 dollari al barile, in risposta alla notizia. I future del greggio USA sono saliti dell’1,03% a 91,92 dollari al barile, nei timori che gli sviluppi possano portare ad un nuovo livello le conseguenze economiche del conflitto.
Mentre l’UE intende eliminare gradualmente le importazioni di petrolio e prodotti raffinati russi entro la fine dell’anno, ma ha previsto delle eccezioni per coloro che, come il trio dell’Europa centrale, sono particolarmente dipendenti dalle forniture russe a causa della mancanza di sbocchi sul mare.
Lo sviluppo fa eco all’azione della Russia che meno di due mesi fa ha tagliato i flussi di gas verso la Germania, il più grande consumatore di energia in Europa, una mossa che l’operatore di monopolio Gazprom (MCX:GAZP) ha imputato alle sanzioni.