Investing.com - I futures dell’oro sono al minimo di 5 settimane nella mattinata di questo lunedì, con un’ondata di selling tecnico innescatasi dopo il superamento del livello di supporto.
La divisione Comex del New York Mercantile Exchange ha scambiato i futures dell’oro con consegna ad aprile a 1.650,15 dollari l’oncia troy nella mattinata statunitense in calo di un punto percentuale sulla giornata.
I prezzi sono scesi dell’1,35% al minimo della seduta di 1.644,15, il minimo dal 7 gennaio.
I prezzi dell’oro hanno trovato supporto a 1.626,05 dollari l’oncia troy, il minimo dal 4 gennaio e resistenza a breve termine a 1.685,65, massimo del 5 febbraio.
I cali dell’oro sono scesi sotto la media dei 200 giorni, innescando così nuove vendite per via dei segnali ribassisti.
Ha pesato inoltre un dollaro più forte. L’indice del dollaro, che replica la performance del biglietto verde contro un paniere di sei altre principali valute è salito dello 0,1% a 80,37, il massimo dal 10 gennaio.
Un dollaro più forte pesa solitamente sull’oro, poiché allenta la domanda di materie prime espresse in dollari come investimento alternativo, poiché le rendendole più costose per i titolari di altre valute.
I traders dell’oro attendono l’esito del vertice tra i ministri delle finanze della zona euro, che si incontreranno oggi a Bruxelles, in seguito al summit UE della scorsa settimana.
I leader UE hanno raggiunto venerdì l’accordo sul prossimo bilancio settennale. I governi UE contribuiranno di meno a questo bilancio in misura minore rispetto ai precedenti, in seguito alle richieste di Bruxelles di ridurre le spese.
Gli investitori seguono inoltre gli sviluppi politici nella zona euro, dall’incertezza in vista delle prossime elezioni in Italia, e per via del rinnovarsi delle tensioni in Spagna, dove il governo è stato coinvolto in uno scandalo legato alla corruzione.
Sul Comex, l’argento con consegna a marzo ha segnato un calo dell’1,2% a 31,06 dollari l’oncia troy, mentre il rame con consegna a marzo ha segnato -0,95% a 3,724 dollari la libbra.
La divisione Comex del New York Mercantile Exchange ha scambiato i futures dell’oro con consegna ad aprile a 1.650,15 dollari l’oncia troy nella mattinata statunitense in calo di un punto percentuale sulla giornata.
I prezzi sono scesi dell’1,35% al minimo della seduta di 1.644,15, il minimo dal 7 gennaio.
I prezzi dell’oro hanno trovato supporto a 1.626,05 dollari l’oncia troy, il minimo dal 4 gennaio e resistenza a breve termine a 1.685,65, massimo del 5 febbraio.
I cali dell’oro sono scesi sotto la media dei 200 giorni, innescando così nuove vendite per via dei segnali ribassisti.
Ha pesato inoltre un dollaro più forte. L’indice del dollaro, che replica la performance del biglietto verde contro un paniere di sei altre principali valute è salito dello 0,1% a 80,37, il massimo dal 10 gennaio.
Un dollaro più forte pesa solitamente sull’oro, poiché allenta la domanda di materie prime espresse in dollari come investimento alternativo, poiché le rendendole più costose per i titolari di altre valute.
I traders dell’oro attendono l’esito del vertice tra i ministri delle finanze della zona euro, che si incontreranno oggi a Bruxelles, in seguito al summit UE della scorsa settimana.
I leader UE hanno raggiunto venerdì l’accordo sul prossimo bilancio settennale. I governi UE contribuiranno di meno a questo bilancio in misura minore rispetto ai precedenti, in seguito alle richieste di Bruxelles di ridurre le spese.
Gli investitori seguono inoltre gli sviluppi politici nella zona euro, dall’incertezza in vista delle prossime elezioni in Italia, e per via del rinnovarsi delle tensioni in Spagna, dove il governo è stato coinvolto in uno scandalo legato alla corruzione.
Sul Comex, l’argento con consegna a marzo ha segnato un calo dell’1,2% a 31,06 dollari l’oncia troy, mentre il rame con consegna a marzo ha segnato -0,95% a 3,724 dollari la libbra.