Investing.com - I futures dell’oro sono al ribasso per la quarta seduta consecutiva questo mercoledì, con i dati statunitensi migliori del previsto che hanno pesato sulla domanda per il metallo prezioso; tuttavia le perdite sono state limitate dai timori per le previsioni per la zona euro.
La divisione Comex del New York Mercantile Exchange ha scambiato i futures dell’oro con consegna a giugno a 1.595,75 dollari l’oncia troy, in calo dello 0,10%.
Supporto a 1.576,60 dollari l’oncia troy, il minimo dal 14 marzo e resistenza a breve termine a 1.613,46 dollari l’oncia troy, il massimo di lunedì.
I dati USA di ieri hanno mostrato che gli ordinativi di beni durevoli sono saliti del 5,7% lo scorso mese rispetto al mese precedente, ed i prezzi delle case hanno segnato l’aumento maggiore degli ultimi sei mesi e mezzo a gennaio, mostrando che la ripresa economica del paese sta riprendendo slancio.
Ma i prezzi dell’oro hanno trovato supporto dai timori sulla stabilità finanziaria della zona euro in seguito al salvataggio di Cipro, nonché dall’incertezza politica in Italia.
Gli investitori temono che l’accordo per il salvataggio di Cipro possa creare un precedente per i prossimi salvataggi dei paesi della zona euro con problemi finanziari, e che di conseguenza i conti bancari ed i bond vengano intaccati.
Intanto in Italia continuano i dialoghi per formare un governo di coalizione dopo lo stallo politico in conclusione delle elezioni di febbraio, nei timori che il paese debba tornare alle urne.
I cali dell’oro sono stati limitati da un report del FMI di martedì che ha mostrato che le banche centrali continuano ad aumentare le proprie riserve di metallo prezioso. Il FMI ha dichiarato che le banche centrali hanno acquistato oro per 23 mesi consecutivi a gennaio.
Sul Comex, l’argento con consegna a maggio ha segnato -1,28% a 28,31 dollari l’oncia troy, mentre il rame con consegna a maggio ha segnato +0,07% a 3,445 dollari la libbra.
La divisione Comex del New York Mercantile Exchange ha scambiato i futures dell’oro con consegna a giugno a 1.595,75 dollari l’oncia troy, in calo dello 0,10%.
Supporto a 1.576,60 dollari l’oncia troy, il minimo dal 14 marzo e resistenza a breve termine a 1.613,46 dollari l’oncia troy, il massimo di lunedì.
I dati USA di ieri hanno mostrato che gli ordinativi di beni durevoli sono saliti del 5,7% lo scorso mese rispetto al mese precedente, ed i prezzi delle case hanno segnato l’aumento maggiore degli ultimi sei mesi e mezzo a gennaio, mostrando che la ripresa economica del paese sta riprendendo slancio.
Ma i prezzi dell’oro hanno trovato supporto dai timori sulla stabilità finanziaria della zona euro in seguito al salvataggio di Cipro, nonché dall’incertezza politica in Italia.
Gli investitori temono che l’accordo per il salvataggio di Cipro possa creare un precedente per i prossimi salvataggi dei paesi della zona euro con problemi finanziari, e che di conseguenza i conti bancari ed i bond vengano intaccati.
Intanto in Italia continuano i dialoghi per formare un governo di coalizione dopo lo stallo politico in conclusione delle elezioni di febbraio, nei timori che il paese debba tornare alle urne.
I cali dell’oro sono stati limitati da un report del FMI di martedì che ha mostrato che le banche centrali continuano ad aumentare le proprie riserve di metallo prezioso. Il FMI ha dichiarato che le banche centrali hanno acquistato oro per 23 mesi consecutivi a gennaio.
Sul Comex, l’argento con consegna a maggio ha segnato -1,28% a 28,31 dollari l’oncia troy, mentre il rame con consegna a maggio ha segnato +0,07% a 3,445 dollari la libbra.