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Oro stabile dopo l’impennata sulla scia degli attacchi in Arabia Saudita

Pubblicato 16.09.2019, 16:17
© Reuters.

Investing.com - Il prezzo dell’oro si stabilizza intorno ai 1.510 dollari l’oncia questo lunedì, dopo gli attacchi contro gli impianti petroliferi sauditi nel fine settimana che hanno scatenato una corsa agli asset rifugio sui mercati finanziari globali.

Alle 9 ET (13:00 GMT), i future dell’ oro sul Comex si attestano a 1.509,85 dollari l’oncia troy, in salita dello 0,8% da venerdì sera, sebbene lontani dal massimo intraday di 1.519,65 dollari.

L’oro spot va su dello 0,9% a 1.501,93 dollari l’oncia.

Il rialzo dell’oro segue a ruota quello dei bond, con il rendimento crollato bruscamente in risposta agli attacchi. Il rendimento dei Buoni del Tesoro a 30 USA, dopo il forte selloff della scorsa settimana, scende di otto punti base al 2,30%. Il prezzo dei bond ha un andamento inverso rispetto al rendimento.

Su anche il rendimento dei bond europei, sebbene restino a livelli molto inferiori dopo che la Banca Centrale Europea ne ha assicurato un’offerta duratura riprendendo il suo programma di allentamento quantitativo dopo il vertice di politica monetaria della scorsa settimana.

I riflettori questa settimana saranno puntati sulla Federal Reserve, con il vertice del Federal Open Market Committee in agenda domani e mercoledì. Secondo lo Strumento di Controllo dei Tassi della Fed di Investing.com, la probabilità di un taglio di 25 punti base del range obiettivo dei fondi Fed è ora scesa al 78%, il minimo da settimane, dopo i dati più forti del previsto sulle vendite al dettaglio e sul sentimento dei consumatori di venerdì che hanno ridotto le aspettative su un allentamento aggressivo.

Nel contesto di una politica monetaria globale più allentata, l’oro resta un consiglio strategico chiave per molti analisti. Gli esperti di strategie di JPMorgan (NYSE:JPM) si aspettano un lieve calo a 1.485 dollari entro la fine del mese, ma prevedono che superi i 1.710 dollari entro il giugno del prossimo anno.

Intanto, i future dell’argento rimbalzano dell’1,9% a 17,89 dollari l’oncia, mentre i future del palladio scendono dello 0,1% a 951,20 dollari.

In calo i metalli industriali. I future del rame scendono dell’1,1% a 2,67 dollari la libbra, mentre i future del nichel crollano del 3,0% a 17.212 dollari la tonnellata.

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