Investing.com - Il prezzo dell’oro è invariato questo lunedì, tra le aspettative di un aumento dei tassi della Federal Reserve e le tensioni per lo scontro commerciale che pesano sul sentimento degli investitori.
Sul Comex, i future dell’oro con consegna a dicembre scendono dello 0,08% a 1.199,40 dollari l’oncia troy alle 4:43 ET (8:43 GMT).
Il prezzo dell’oro rimane invariato sulla scia del report sull’occupazione USA positivo di venerdì che ha alimentato le aspettative di un aumento dei tassi della Fed a settembre.
Le aspettative di tassi alti in genere spingono il dollaro aumentandone l’appeal per gli investitori alla ricerca di investimenti ad alto rendimento.
I tassi alti sono negativi per l’oro, dal momento che il metallo prezioso, che non paga interessi, fatica a competere con gli asset ad alto rendimento quando i tassi salgono.
Persistono le tensioni commerciali con la Cina: il Presidente USA Donald Trump ha avvertito che introdurrà dazi su 267 miliardi di dollari di prodotti cinesi, più dei 200 miliardi annunciati in precedenza.
La paura per il commercio e le aspettative sull’aumento dei tassi hanno spinto il biglietto verde vicino al massimo di un anno, pesando sull’oro. L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, sale dello 0,21% a 94,84.
L’oro di solito scende quando il dollaro si rafforza, in quanto il metallo prezioso è valutato in dollari e risente dell’andamento della valuta. I lingotti diventano più costosi per i titolari di altre valute quando il dollaro sale e più economici quando invece si indebolisce.
Sul Comex gli altri metalli sono misti: i future dell’argento salgono dello 0,46% a 14,235 dollari l’oncia troy. Intanto, i future del platino salgono dello 0,33% a 783,00 dollari, mentre i future del palladio sono in calo dello 0,23% a 966,60 dollari l’oncia. I future del rame vanno giù dello 0,55% a 2,608 dollari la libbra.