Investing.com - Il prezzo dell’oro rimane pressoché invariato vicino al minimo di cinque settimane della seduta precedente questo martedì, mentre un dollaro più forte pesa sull’appeal del metallo prezioso.
Sul Comex, i future dell’oro si attestano a 1.286,95 dollari l’oncia troy alle 8:35 ET (13:35 GMT), dopo essere scesi al minimo di 1.283,80 dollari ieri, il minimo dal 24 gennaio.
L’oro spot è invariato a 1.285,89 dollari l’oncia.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, si attesta a 96,71, non lontano dal massimo di due settimane di ieri.
Un dollaro forte di solito pesa sul metallo prezioso, poiché ne riduce l’appeal come investimento alternativo e rende le materie prime valutate in dollari più costose per i titolari di altre valute.
Le perdite rimangono limitate sulla scia della notizia che la Cina ha abbassato l’obiettivo di crescita economica per il 2019, pesando sulle prospettive per l’economia globale.
Stamane la Cina ha infatti reso noto che punta ad una crescita economica tra il 6,0% e il 6,5% nel 2019, in calo dal 6,6% dello scorso anno che era già il minimo da decenni.
Le autorità hanno inoltre annunciato maggiori stimoli, tra cui sgravi fiscali e contributi sociali, aumenti degli investimenti nelle infrastrutture e prestiti alle piccole imprese.
“I timori per la crescita globale rappresentano un fattore a lungo termine e ci aspettiamo del supporto per l’oro”, afferma Renisha Chainani, a capo delle ricerche per le materie prime e le valute di Monarch Networth Capital.
Intanto, i future dell’argento salgono di 1,1 centesimi, o dello 0,1%, a 15,11 dollari l’oncia troy.
I future del palladio sono in calo dello 0,5% a 1.477,40 dollari, mentre il platino sale dello 0,2% a 840,70 dollari l’oncia.
-- Articolo realizzato con il contributo di Reuters