🚀 I rialzi di maggio: l'AI li ha anticipati: PRFT+55% in soli 16 giorni! I valori di giugno sono in arrivo.Vedi lista

Renzi: decreto su Ilva non può essere visto da Ue come aiuto di Stato

Pubblicato 23.12.2014, 12:55
Renzi: decreto su Ilva non può essere visto da Ue come aiuto di Stato
MT
-

ROMA (Reuters) - Il decreto legge sulla riqualificazione ambientale dell'impianto siderurgico Ilva di Taranto non potrà essere visto dall'Unione europea come aiuto di Stato, secondo il premier Matteo Renzi.

"Stavamo facendo una discussione sul decreto per Taranto e i dirigenti del governo hanno detto attenzione perché potrebbe esserci l'accusa dell'Unione europea di aiuti di Stato", ha detto oggi Renzi in una intervista a Rtl 102.5.

"Con tutti i morti di tumore che ci sono stati, potrete permettermi di mettere i soldi per riqualificare l'ambiente... Io trovo che se l'Europa vuole impedire di salvare i bambini di Taranto ha perso la strada per tornare a casa e comunque io sono fedele agli impegni che ho con i bambini di Taranto molto più che non con gli impegni con qualche regolamento assoluto Ue".

L'Ilva di Taranto della famiglia Riva è la più grande azienda siderurgica europea ed è stata posta sotto commissione straordinaria l'anno scorso dopo essere rimasta coinvolta in una inchiesta per disastro ambientale.

La chiusura dell'impianto che perde decine di milioni di euro al mese metterebbe a rischio il posto di lavoro di oltre 16.000 dipendenti.

Domani il governo dovrebbe approvare un decreto che permetterebbe la creazione di una bad company a cui affidare il peso di eventuali risarcimenti e contenziosi per l'inquinamento prodotto in decenni da Ilva e scalvalcare gli attuali proprietari dell'azienda.

L'obiettivo del governo sembra essere quello di risanare l'azienda con un intervento pubblico per poi venderla ad azionisti privati.

Tra le ipotesi, avanzate nei giorni scorsi dal commissario straordinario Piero Gnudi, è spuntata anche quella di "affittare" un ramo di azienda, a cui siano affidati tutti gli asset produttivi.

Per l'acquisto si è già candidato il gigante mondiale della siderurgia ArcelorMittal, insieme al gruppo italiano Marcegaglia, la cui co-Ad Emma Marcegaglia è attualmente presidente dell'Eni.

Renzi ha detto più volte che agli stati Ue dovrebbe essere consentito di scorporare dal computo del deficit gli investimenti produttivi.

"Bisogna avere la saggezza del buon padre di famiglia, smettere di vivere le regole come un assillo burocratico", ha detto oggi.

Ilva ha risentito del calo della domanda di acciaio registrata in Europa dalla crisi finanziaria del 2008. Il suo impianto principale ha una capacità produttiva di oltre 11 milioni di tonnellate ma nel 2013 ne ha prodotte solo 5,7.

(Giselda Vagnoni)

((Redazione Roma, reutersitaly@thomsonreuters.com, +39 06 85224210, Reuters Messaging: giselda.vagnoni.reuters.com@reuters.net))

Ultimi commenti

Installa le nostre app
Avviso esplicito sui rischi: Il trading degli strumenti finanziari e/o di criptovalute comporta alti rischi, compreso quello di perdere in parte, o totalmente, l’importo dell’investimento, e potrebbe non essere adatto a tutti gli investitori. I prezzi delle criptovalute sono estremamente volatili e potrebbero essere influenzati da fattori esterni come eventi finanziari, normativi o politici. Il trading con margine aumenta i rischi finanziari.
Prima di decidere di fare trading con strumenti finanziari o criptovalute, è bene essere informati su rischi e costi associati al trading sui mercati finanziari, considerare attentamente i propri obiettivi di investimento, il livello di esperienza e la propensione al rischio e chiedere consigli agli esperti se necessario.
Fusion Media vi ricorda che i dati contenuti su questo sito web non sono necessariamente in tempo reale né accurati. I dati e i prezzi presenti sul sito web non sono necessariamente forniti da un mercato o da una piazza, ma possono essere forniti dai market maker; di conseguenza, i prezzi potrebbero non essere accurati ed essere differenti rispetto al prezzo reale su un dato mercato, il che significa che i prezzi sono indicativi e non adatti a scopi di trading. Fusion Media e qualunque fornitore dei dati contenuti su questo sito web non si assumono la responsabilità di eventuali perdite o danni dovuti al vostro trading né al fare affidamento sulle informazioni contenute all’interno del sito.
È vietato usare, conservare, riprodurre, mostrare, modificare, trasmettere o distribuire i dati contenuti su questo sito web senza l’esplicito consenso scritto emesso da Fusion Media e/o dal fornitore di dati. I diritti di proprietà intellettuale sono riservati da parte dei fornitori e/o dalle piazze che forniscono i dati contenuti su questo sito web.
Fusion Media può ricevere compensi da pubblicitari che compaiono sul sito web, in base alla vostra interazione con gli annunci pubblicitari o con i pubblicitari stessi.
La versione inglese di questa convenzione è da considerarsi quella ufficiale e preponderante nel caso di eventuali discrepanze rispetto a quella redatta in italiano.
© 2007-2024 - Fusion Media Limited. tutti i Diritti Riservati.