🚀 I rialzi di maggio: l'AI li ha anticipati: PRFT+55% in soli 16 giorni! I valori di giugno sono in arrivo.Vedi lista

Ilva, possibile emendamento a legge Stabilità o decreto

Pubblicato 02.12.2014, 19:56
Ilva, possibile emendamento a legge Stabilità o decreto
MT
-

di Massimiliano Di Giorgio

ROMA (Reuters) - Il governo sta valutando la possibilità di porre in amministrazione straordinaria Ilva attraverso un emendamento alla legge di Stabilità o un decreto ad hoc, hanno riferito oggi a Reuters due fonti a conoscenza del dossier.

Il nuovo provvedimento consentirebbe di continuare ad applicare la normativa sui siti industriali di interesse nazionale che ha già permesso nel 2013 il commissariamento della più importante azienda siderurgica italiana, hanno detto le fonti.

Una delle due fonti ha aggiunto che il premier Matteo Renzi e il ministro dello Sviluppo Economico Federica Guidi puntano a incontrarsi in settimana per discutere della vicenda, dopo l'accelerazione di Renzi, che domenica scorsa, in un'intervista, ha ipotizzato un intervento diretto dello Stato per risanare l'azienda e renderla poi appetibile per investitori stranieri.

La legge di Stabilità, dopo il via libera della Camera, è attualmente in discussione al Senato. Quindi un eventuale emendamento governativo potrebbe arrivare in tempi brevi.

"Serve una norma di raccordo tra le due normative", ha detto a Reuters la prima fonte. "Applicare solo la Marzano (cioè la legge sull'amministrazione straordinaria per le grandissime aziende) significherebbe abbandonare il commissariamento attuale, quindi serve un provvedimento particolare".

L'attuale commissario governativo Piero Gnudi, in carica da alcuni mesi, deve far applicare le misure anti-inquinamento previste dall'Autorizzazione integrata ambientale (Aia) per lo stabilimento di Taranto - il più grande d'Europa - e contemporaneamente governare l'azienda, che continua a perdere diversi milioni di euro al mese.

Da tempo Gnudi sta cercando acquirenti per l'Ilva - al 90% proprietà della famiglia Riva, che l'ha rilevata a metà degli anni 90 dallo Stato - e per rendere più attraente l'offerta accarezza anche l'idea di scindere l'Ilva in una "good company" a cui conferire gli asset produttivi e una "bad company" a cui resterebbero di fatto i debiti. Anche perché sull'Ilva è appena iniziato un processo per disastro ambientale che ha già visto avanzare richieste di risarcimento da parte di enti locali e privati cittadini per oltre 25 miliardi.

Per la seconda fonte l'ipotesi della "bad company" resta aperta, ma è comunque successiva al varo dell'amministrazione straordinaria. Allo stesso modo, dice la fonte, è ipotizzabile una "mild company" sul modello Alitalia, con un ingresso di Cassa depositi e prestiti o anche delle imprese interessate oggi a Ilva, come Marcegaglia (che in tandem con ArcelorMittal ha presentato un'offerta non vincolante) e Arvedi.

Sul sito it.reuters.com le notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia

Ultimi commenti

Installa le nostre app
Avviso esplicito sui rischi: Il trading degli strumenti finanziari e/o di criptovalute comporta alti rischi, compreso quello di perdere in parte, o totalmente, l’importo dell’investimento, e potrebbe non essere adatto a tutti gli investitori. I prezzi delle criptovalute sono estremamente volatili e potrebbero essere influenzati da fattori esterni come eventi finanziari, normativi o politici. Il trading con margine aumenta i rischi finanziari.
Prima di decidere di fare trading con strumenti finanziari o criptovalute, è bene essere informati su rischi e costi associati al trading sui mercati finanziari, considerare attentamente i propri obiettivi di investimento, il livello di esperienza e la propensione al rischio e chiedere consigli agli esperti se necessario.
Fusion Media vi ricorda che i dati contenuti su questo sito web non sono necessariamente in tempo reale né accurati. I dati e i prezzi presenti sul sito web non sono necessariamente forniti da un mercato o da una piazza, ma possono essere forniti dai market maker; di conseguenza, i prezzi potrebbero non essere accurati ed essere differenti rispetto al prezzo reale su un dato mercato, il che significa che i prezzi sono indicativi e non adatti a scopi di trading. Fusion Media e qualunque fornitore dei dati contenuti su questo sito web non si assumono la responsabilità di eventuali perdite o danni dovuti al vostro trading né al fare affidamento sulle informazioni contenute all’interno del sito.
È vietato usare, conservare, riprodurre, mostrare, modificare, trasmettere o distribuire i dati contenuti su questo sito web senza l’esplicito consenso scritto emesso da Fusion Media e/o dal fornitore di dati. I diritti di proprietà intellettuale sono riservati da parte dei fornitori e/o dalle piazze che forniscono i dati contenuti su questo sito web.
Fusion Media può ricevere compensi da pubblicitari che compaiono sul sito web, in base alla vostra interazione con gli annunci pubblicitari o con i pubblicitari stessi.
La versione inglese di questa convenzione è da considerarsi quella ufficiale e preponderante nel caso di eventuali discrepanze rispetto a quella redatta in italiano.
© 2007-2024 - Fusion Media Limited. tutti i Diritti Riservati.