ROMA (Reuters) - Via libera del governo al passaggio della Lucchini di Piombino al gruppo algerino Cevital, la cui proposta è stata definita dal premier Matteo Renzi "importante".
Il ministero dello Sviluppo spiega in una nota di aver autorizzato, oggi, il commissario Piero Nardi ad accettare l'offerta presentata dalla Cevital per l'acquisto dei rami d'azienda Lucchini Piombino, Lucchini Servizi e Vertek Piombino e delle azioni (69,27%) di GSI Lucchini.
"Fin da subito, Cevital assumerà alle proprie dipendenze 1.860 lavoratori", si legge nel comunicato.
Per Renzi, che proprio oggi è in visita ufficiale ad Algeri, "la proposta di Cevital è importante... Attendiamo gli ultimi passaggi formali, ci prepariamo ad accogliere gli investitori algerini in Italia".
L'intero complesso di Piombino impiega oltre 2.000 persone e può produrre 2,5 milioni di tonnellate di acciaio all'anno.
Per rilevare la Lucchini si era già fatto avanti il gruppo indiano Jsw (NS:JSTL).
Il secondo produttore siderurgico italiano, appartenuto in precedenza alla russa Severstal (MM:CHMF), è stato dichiarato insolvente nel 2012 e poi posto sotto "amministrazione straordinaria", una procedura prevista per salvare le grandi aziende evitando un'emorragia di posti di lavoro.
Cevital prevede di rilanciare la produzione di acciaio mediante la "realizzazione di due forni elettrici ed altri investimenti nell'attività siderurgica, accompagnati dallo sviluppo di nuove iniziative industriali in ambito agro-alimentare e logistico, con investimenti previsti di circa 400 milioni di euro e prospettive, a regime, di pieno riutilizzo del personale Lucchini e Lucchini Servizi", si legge nella nota.
Anche la Uil si dice soddisfatta del passaggio di mano del polo siderurgico.
"Bene il programma d'investimenti messo a disposizione dell'acquirente per la prospettiva del sito e bene l'assunzione dei 1860 addetti", ha commentato Mario Ghini, segretario nazionale della Uilm.
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