MILANO, 3 febbraio (Reuters) - Piazza Affari archivia una
seduta positiva, caratterizzata da un'accelerazione pomeridiana
legata soprattutto ai rally di FIAT , TELECOM ITALIA
ed ENEL .
"E' un mercato molto tecnico", sintetizza un dealer. "La
maggior parte dei titoli scatta una volta varcate determinate
soglie".
In chiusura, l'indice S&P/Mib <.SPMIB> ha guadagnato l'1,16%
e il Mibtel <.MIBTEL> l'1,1%, mentre l'AllStars <.ALLST> ha
perso lo 0,12%. Volumi per un controvalore pari a circa 1,5
miliardi di euro.
* FIAT è scattata nel finale di seduta (+7,16%),
trascinando il mercato e facendo impennare i volumi. Il titolo
del Lingotto, secondo gli operatori, è scattato dopo aver
riconquistato la soglia tecnica e psicologica dei 4 euro. Aiuta
anche l'attesa per le decisioni del governo sugli aiuti al
settore. Un trader cita un report di Ubs, dal titolo "Alpha
Preferences - Europe", in cui Fiat viene inserita fra le azioni
preferite del settore auto.
* Restando al comparto automotive, PIRELLI ha
messo a segno un progresso del 4,89%, non risentendo delle
previsioni molto negative sul mercato degli pneumatici fornite
da Goodyear Tire & Rubber .
* Brillante TELECOM ITALIA , +7,33%,
sostanzialmente in linea con lo stoxx delle tlc <.SXKP>
(+4,44%). Secondo un trader, Telecom ha beneficiato "dei
risultati di Vodafone ", che ha battuto le previsioni sui
ricavi del terzo trimestre. Un altro operatore fa notare che il
gruppo guidato da Franco Bernabè "ha riconquistato quota 1
euro", anche in questo caso soglia tecnica e psicologica.
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* TERNA è balzata del 4,17% dopo l'annuncio del
piano industriale 2009-2013, che prevede investimenti nel
periodo per circa 3,4 miliardi di euro, 300 milioni in più
rispetto al precedente piano. Confermata la politica di payout,
l'aspetto che, argomentano gli operatori, piace di più al
mercato.
* Per lo stesso motivo, ovvero la conferma del dividendo,
ENEL è stata premiata con un progresso del 4,88%. "A
questi prezzi", sottolinea un dealer, "Enel rende oltre il 10%".
* Complessivamente male i bancari, che, alla luce del peso
che hanno sul mercato italiano, hanno un po' zavorrato Milano.
MONTEPASCHI ha lasciato sul terreno il 3,11%, BANCO
POPOLARE il 2,48%, INTESA SANPAOLO il 2,61% e
UBI BANCA il 2,45%.
* Arrivata a perdere oltre il 5% dopo la notizia degli
accertamenti da parte delle autorità antitrust di alcuni Paesi,
PRYSMIAN ha recuperato nel finale, terminando in calo
dell'1,01%.
* Fra le small e mid cap, TISCALI è avanzata del
2,68% dopo la notizia della cessione della rete pan-europea.
* INDESIT ha guadagnato l'11,07% nella giornata in
cui, secondo quanto si legge in un nota del sindacato Uilm, è
emerso che il gruppo sta valutando la chiusura di uno
stabilimento in provincia di Torino.