MILANO, 18 marzo (Reuters) - Piazza Affari archivia in
rialzo una seduta che è stata condizionata, in senso positivo,
da UNICREDIT .
Il titolo dell'istituto guidato da Alessandro Profumo è
balzato del 19,05%, premiato dopo i risultati 2008 e l'outlook
positivo su quest'anno. Straordinari gli scambi: sono passati di
mano oltre 500 milioni di pezzi, contro una media dell'intera
seduta di 214,097 milioni negli ultimi trenta giorni.
La performance di UniCredit ha consentito a Milano di
cantare fuori dal coro dei mercati europei, complessivamente
negativi, e di superare indenne l'avvio incerto di Wall Street.
New York, peraltro, mostra un primo segnale significativo di
rilancio dell'attività di M&A, con il progetto di acquisizione
di Sun Microsystems da parte di Ibm .
In chiusura, l'indice S&P/Mib ha guadagnato il
2,78%, il Mibtel <.MIBTEL> l'1,7% e l'AllStars <.ALLST> lo
0,92%. Volumi per un controvalore di circa 1,9 miliardi di euro.
* UniCredit ha trascinato l'intero comparto bancario: BANCO
POPOLARE +8,57%, MEDIOBANCA +6,27% e INTESA SANPAOLO
+7,3%. "Improvvisamente", ironizza un trader, "le
banche sono diventate il migliore dei mondi possibili". In
effetti, aggiunge un'operatrice, "i risultati di UniCredit non
hanno cambiato il quadro: semplicemente, non ci sono state
sorprese negative, come molti prevedevano".
* MEDIASET è balzata del 3,31%, con volumi più che
doppi rispetto alla media, sulla scia dei risultati 2008.
* TELECOM ITALIA MEDIA , a cui fa capo l'emittente
televisiva La7, si è messa in scia di Mediaset, che ha fornito
delle previsioni rassicuranti sulla raccolta pubblicitaria 2009,
e ha guadagnato il 17,59%. La controllante TELECOM ITALIA
è scesa del 2,07%.
* Per quanto riguarda gli altri media, RCS MEDIAGROUP
è avanzata dell'1,73% nella giornata in cui ha
comunicato i risultati 2008, mentre L'ESPRESSO , che
venerdì prossimo lascerà l'indice S&P/Mib per fare posto alla
controllante CIR (+2,66%), ha perso il 4,09%. Segno
meno per MONDADORI : -1,16%.
* Il bilancio 2008 è alla base del denaro piovuto su CAMPARI
, +6,57%, membro in pectore del paniere principale (lo
sarà a tutti gli effetti dal prossimo 20 marzo).
* Deboli gli assicurativi: FONDIARIA-SAI -4,1%,
ALLEANZA invariata e GENERALI +0,36%. Un
sondaggio Reuters prevede cedole in calo per le compagnie
italiane.
* Male gli industriali ciclici, in particolare i cementieri.
BUZZI UNICEM , ieri protagonista in positivo, ha
lasciato sul terreno l'1,96%, mentre ITALCEMENTI ha
proseguito la flessione, conseguenza del taglio di rating a
"sell" deciso da Goldman Sachs, ed è arretrata dell'1,73%.
* In lettera l'automotive: lo stoxx europeo <.SXAP> è calato
dell'1,31%. FIAT -1,61% e PIRELLI -0,24%.
* PARMALAT è scesa del 3,3%, sostanzialmente in
linea con il paniere degli alimentari europeo <.SX3P> (-1,92%).
* Petroliferi scialbi, penalizzati, secondo un dealer, "dal
calo dei prezzi del greggio dopo il dato sulle scorte Usa",
superiore alle previsioni. ENI +0,15% e TENARIS
-0,99%. PRYSMIAN , che produce cavi anche per
il settore energetico, è scesa del 2,24%.
* BULGARI ha guadagnato il 2,74% e LUXOTTICA
il 4,64%: un trader riferisce che Goldman ha tagliato i
target price di entrambi i titoli.
* TISCALI è salita dell'11,04% dopo la notizia che
il cda di domani esaminerà il rientro del fondatore Renato Soru.
* Spunti interessanti per diverse small e mid cap. La
società nautica AICON è balzata del 21,54%: il 20 marzo
si riunirà il cda per attribuire le deleghe, dopo che, lunedì
scorso, l'assemblea ha rinnovato il consiglio.
* DMT ha continuato il rally cominciato lunedì e
rafforzato ieri: +27,09%. La società guidata da Alessandro
Falciai ha diffuso una nota in cui afferma di non avere
motivazioni che giustifichino l'andamento del titolo.
* Trend di crescita anche per SOCOTHERM , +23,04%,
che due giorni fa ha pubblicato il piano industriale.
* BONIFICHE FERRARESI è avanzata del 13,33% dopo
che Bankitalia ha smentito le indiscrezioni di stampa
riguardanti un mandato per la cessione della quota del 62%.
* L'assemblatore di chip EEMS , +28,03%,
apparentemente è stato il titolo italiano che maggiormente ha
beneficiato dell'eccitazione creata nel settore tecnologico
dall'operazione Ibm-Sun.