MILANO (Reuters) - Il secondario italiano mostra un parziale recupero dalle recenti perdite in una seduta che resta tuttavia volatile, caratterizzata dal repentino cambiamento di umore degli investitori che ha fatto seguito nelle ultime sedute ai deboli dati macro europei, al collocamento a sorpresa di un Btp trentennale sindacato, alla doppia pagella negativa all'Italia stilata da Fmi e Commissione europea. A mercati chiusi verranno annunciati i dettagli dell'asta a medio lungo di mercoledì 13.
** "Rispetto a gennaio, al rally cui avevamo assistito, il 'mood' è decisamente cambiato a causa del collocamento inatteso del trentennale, dei dati macro, delle tensioni politiche" dice un trader. "Stamane si è vista un'apertura negativa e poi un rimbalzo. Un livello secondo me importante per il future è 126".
** Stamane il future sul decennale italiano ha aperto in calo a 125,94, per poi tuttavia riguadagnare il livello di 126. "Che sta al momento mantenendo" sottolinea il trader.
** Atteso stasera l'annuncio sulle aste a medio-lungo termine di mercoledì prossimo. "Bisogna vedere se gli importi in offerta saranno significativi, dopo i recenti collocamenti" dice ancora il trader. Secondo una nota di Unicredit (MI:CRDI), in serata il Tesoro potrebbe annunciare l'offerta del Btp a 3 anni ottobre 2021 (se non di un nuovo triennale) per un ammontare compreso fra 2 e 2,5 miliardi, e del 7 anni novembre 2025 per un importo fra 1,75 e 2,25 miliardi di euro.
** Ieri il ministero dell'Economia ha reso noto che nel collocamento di martedì metterà a disposizione degli investitori 6,5 miliardi di Bot a 12 mesi.
** Ieri il tasso del dieci anni italiano si è riavvicinato alla soglia del 3% arrivando fino a un massimo di 2,976%, livello più alto dalla prima metà di dicembre, per poi assestarsi a 2,943%.
** Ad aggiungersi alla sfilza di deludenti dati europei, è arrivata stamane la produzione industriale italiana, che ha registrato nel mese di dicembre una variazione negativa dello 0,8% su mese e un -5,5% su anno, dato quest'ultimo peggiore dal dicembre 2012. Le cifre sono nettamente inferiori alle attese degli analisti che si aspettavano in media un incremento dello 0,4% su mese e un decremento del 3% su anno [nR1N1TG00U].