Investing.com - Ecco le cinque principali notizie da seguire sui mercati finanziari questo venerdì 4 maggio:
1. Il report sull’occupazione mostrerà la crescita dei compensi
Gli operatori dei mercati sono in attesa della pubblicazione del report mensile sull’occupazione prevista alle 8:30 ET (12:30 GMT).
Si prevede un aumento di 189.000 posti di lavoro dopo i 103.000 di marzo, mentre il tasso di disoccupazione dovrebbe scendere al 4,0% dal 4,1%.
I riflettori saranno puntati in particolare però sui dati sulla media dei compensi orari, che dovrebbe essere salita dello 0,2% dopo l’aumento dello 0,3% del mese prima. Su base annua, i compensi dovrebbero vedere un aumento del 2,7%, confermando il dato di marzo.
Una crescita stabile dei compensi andrebbe ad aggiungersi ai segnali di un aumento delle pressioni inflazionarie, convincendo la Federal Reserve a proseguire con un inasprimento graduale della politica monetaria.
I mercati si aspettano il prossimo aumento dei tassi durante il vertice di giugno, seguito da un altro intervento a settembre. Le probabilità di un terzo aumento entro fine anno oscillano vicino al 43%.
2. Le trattative commerciali USA-Cina sono terminate senza un accordo
Come previsto, i due giorni di trattative commerciali tra Cina e Stati Uniti questo venerdì si sono chiuse senza un accordo decisivo.
L’agenzia di stampa ufficiale cinese Xinhua stamane ha reso noto che entrambe le parti hanno raggiunto un accordo su alcune questioni commerciali, senza però fornire i dettagli. Hanno inoltre riconosciuto i principali punti di divergenza su alcuni aspetti e continueranno a discuterne per compiere ulteriori progressi.
Il Segretario al Tesoro USA Steven Mnuchin ha riferito ai giornalisti a Pechino: “stiamo avendo delle ottime conversazioni” con le controparti cinesi.
I mercati hanno seguito da vicino le discussioni nella speranza che si possa evitare una vera e propria guerra commerciale.
Trump ha minacciato di applicare tariffe su 150 miliardi di dollari di prodotti cinesi per punire la Cina per le sue pratiche sulla proprietà intellettuale se le trattative non dovessero vedere dei progressi, una decisione che scatenerebbe una risposta equivalente sulle esportazioni americane da parte della nazione asiatica.
3. Le borse USA puntano ad un’apertura al ribasso, atteso report sull’occupazione
Nonostante la ripresa di ieri dell’indice Dow, che ha recuperato una perdita di quasi 400 punti chiudendo in salita, i future USA puntano ad un’apertura in calo questo venerdì, con i mercati in attesa del report sull’occupazione non agricola. Sotto i riflettori anche gli utili, con Alibaba (NYSE:BABA) che li pubblicherà prima della campanella di apertura. Alle 5:44 ET (9:44 GMT) i future Dow blue-chip scendono di 44 punti, o dello 0,18%, i future S&P 500 scendono di 5 punti, o dello 0,18% mentre i future Nasdaq 100 sono in calo di 17 punti, o dello 0,26%.
Intanto, le borse europee sono positive sulla scia degli ottimi report sugli utili, anche se i report deludenti del settore bancario limitano i guadagni.
I mercati azionari asiatici hanno chiuso in discesa in attesa dell’ultima lettura sul mercato del lavoro USA. Gli scambi sono ridotti, con le borse in Giappone chiuse per festa.
4. Prezzo del greggio in calo in vista dei dati sulla produzione USA
Il prezzo del greggio scende questo venerdì, nei timori per la possibilità delle sanzioni all’Iran e per l’aumento della produzione petrolifera statunitense.
I future del greggio USA scendono dello 0,18% a 68,31 dollari alle 5:45 ET (9:45 GMT), mentre il greggio Brent va giù dello 0,19% a 73,48 dollari.
Il ministro degli esteri iraniano ieri ha dichiarato che la richiesta degli Stati Uniti di cambiare l’accordo sul nucleare stretto con le potenze mondiali nel 2015 è inaccettabile.
Gli investitori sono preoccupati per le scorte di greggio, dopo la posizione dura dell’Iran nei confronti degli Stati Uniti, mentre incombe la scadenza fissata dal Presidente Donald Trump affinché le potenze europee “sistemino” l’accordo.
Trump deciderà entro il 12 maggio se riapplicare le sanzioni su Tehran, il che potrebbe comportare una riduzione delle esportazioni di greggio ed una conseguente diminuzione delle scorte globali. L’Iran è il terzo principale produttore dell’OPEC.
I dati settimanali sull’attività di trivellazione che saranno pubblicati da Baker Hughes nel corso della giornata forniranno agli investitori nuovi dettagli sulla produzione petrolifera statunitense e sulla domanda, dopo i dati della scorsa settimana da cui è emerso che il numero degli impianti è salito per la quarta settimana consecutiva.
Gli operatori dei mercati sono ancora preoccupati per il fatto che l’aumento della produzione di petrolio da scisto USA possa vanificare gli sforzi dell’OPEC di ridurre la produzione per mettere fine alle scorte globali in esubero.
5. Buffett aumenta la partecipazione in Apple
La Berkshire Hathaway (NYSE:BRKa) di Warren Buffett ha comprato 75 milioni di azioni della Apple (NASDAQ:AAPL) nel primo trimestre, portando la sua partecipazione nel produttore di iPhone a 240,3 milioni di azioni per un valore di 42,5 miliardi di dollari.
“Se si considera Apple, io penso che guadagni almeno il doppio della seconda compagnia più redditizia degli Stati Uniti”, avrebbe affermato Buffett secondo la CNBC.
Berkshire di solito annuncia le azioni ordinarie possedute e le quote di partecipazione nei report trimestrali ed annuali. Il report del primo trimestre è atteso domani mattina, poco prima del vertice annuale degli azionisti di Berkshire ad Omaha, in Nebraska.