Pesa sul sentiment degli investitori una serie di dati negativi sull’attività del settore privato in Germania e Francia, riaccendendo i timori sull’impatto del rialzo dei tassi. Tonfo di Siemens Energy a Francoforte
I principali indici azionari europei si avviano a chiudere in calo la quinta seduta consecutiva di quella che si profila come la peggior settimana da marzo, con gli investitori che assorbono una serie di dati economici deludenti. Su Francoforte pesa in particolare il tonfo di Siemens Energy dopo che ha ritirato il suo outlook sugli utili annuali.
Intanto l’euro accusa il più forte ribasso giornaliero da metà marzo e scivola sotto quota 1,09 contro dollaro spinto da timori sull’impatto economico degli alti tassi, dopo che gli ultimi dati PMI hanno segnalato una forte frenata dell’attività nel settore privato in Germania mentre la Francia segna la prima contrazione da cinque mesi. Solo due giorni fa la moneta unica aveva toccato un massimo di sei settimane a 1,1 su dollaro proprio per le mosse aggressive delle banche centrali.
Sul mercato delle commodity il prezzo del petrolio continua ad accusare perdite con il WTI che passa di mano poco sopra i 68 dollari al barile mentre il Brent viaggia sotto i 73 dollari. Sul mercato obbligazionario i rendimenti dei principali titoli di Stato sono in ribasso con quello del BTP che scivola sotto il 4,0% e il Bund tedesco poco sopra il 2,3%.
A Milano, anche l’indice FTSE Mib viaggia in calo per la quinta seduta consecutive e resta di cercare agganciato ai 27.200 punti. A livello di singoli titoli, pesante Saipem (BIT:SPMI), seguita da Prysmian (BIT:PRY) e Stmicroelectronics (EPA:STMPA). Vendite anche sui bancari mentre Telecom Italia (BIT:TLIT) tiene sulla parità dopo che il Cda ha concesso al fondo USA Kkr l’esclusiva per negoziare la cessione della rete. A livello settimanale si profila una perdita cumulata intorno al 2%.
** Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge