Ricevi uno sconto del 40%
💰 Buffett rivela una partecipazione di 6,7 miliardi di dollari in Chubb.
Copia GRATIS l'intero portafoglio con lo strumento Stock Ideas di InvestingPro
Copia portafoglio

Investimenti: recessione in arrivo? Ecco 4 rischi da monitorare

Pubblicato 13.10.2023, 11:50
AMC
-

Investing.com -- Nell’ultimo anno la corsa dell’inflazione ha spinto le Banche centrali ad alzare i tassi a un livello mai visto negli ultimi decenni. Tuttavia, nonostante le scelte di politica economica abbiano contribuito al raffreddamento dell’economia, l’obiettivo di un’inflazione al 2% è ancora lontano.

Intanto, i governatori sono sempre più divisi sul da farsi. Mentre cresce il coro dei contrari ad ulteriori rialzi tra i banchieri Bce, la Federal Reserve deve fare i conti con un’inflazione leggermente superiore alle previsioni e un mercato del lavoro resiliente.

Se i regolatori decideranno di volta in volta in base ai dati, gli investitori devono essere pronti ad ogni evenienza. Ma allora come si costruisce il portafoglio in un momento d’incertezza? Lo spiega Alvaro Sanmartin, chief economist di Amchor IS che elenca anche quattro rischi da monitorare per capire se l’economia stia effettivamente virando verso la recessione.

“Continuiamo a prevedere un atterraggio morbido per la grande maggioranza dei paesi”, osserva Sanmartin. “È molto probabile che l’economia statunitense rallenti e inizi a crescere un po’ al di sotto del potenziale prima della fine dell’anno. Continuiamo a ritenere che l’Eurozona possa ottenere una crescita positiva, anche se moderata, a partire dal quarto trimestre. La crescita leggermente inferiore al potenziale sia negli Stati Uniti che in Europa, unita ad aspettative di inflazione che rimangono ben ancorate e a un’immigrazione che sta aumentando l’offerta potenziale, creano il contesto adatto per un calo significativo dell’inflazione core entro la metà del prossimo anno su entrambe le sponde dell’Atlantico”.

Tali sviluppi, secondo l’economista, dovrebbero indurre sia la Fed che la Bce a non aumentare nuovamente i tassi di interesse in questo ciclo, anche se, come il mercato sta imparando a sue spese nelle ultime settimane, è molto probabile che i tassi rimarranno alti ancora per un po’ di tempo. “Riteniamo che la Cina mostrerà un certo miglioramento nell’ultima parte dell’anno e riteniamo anche che il Giappone sia sulla strada giusta per stabilizzare l’inflazione intorno al 2%”.

Annuncio di terzi. Non è un'offerta o una raccomandazione di Investing.com. Consultare l'informativa qui o rimuovere gli annunci .

Recessione in arrivo? Quali sono i rischi da monitorare

Dopo aver precisato la view di Amchor IS, il capo economista prende anche in considerazione quattro rischi economici che potrebbero far deragliare queste previsioni.

“Il primo dei rischi riguarda la possibilità che il recente spostamento verso l’alto dell’intera curva dei tassi reali finisca per generare una debolezza economica maggiore di quella che ci aspettiamo, forse al punto da spingere le principali economie più o meno immediatamente in recessione.

Il secondo rischio è un eccesso di forza della domanda aggregata, in particolare nel caso dell’economia statunitense. La sequenza degli eventi potrebbe essere la seguente: la crescita potrebbe rimanere al di sopra del potenziale; stando così le cose, ci sarebbero poche ragioni per aspettarsi cali sostenuti dell’inflazione core e non sarebbe irragionevole che i salari potessero ricominciare a salire. Di fronte a tutto ciò, le banche centrali non avrebbero altra scelta che riprendere i rialzi dei tassi. Il risultato potrebbe essere una recessione a partire dalla metà del 2024.

Il terzo rischio per il nostro scenario riguarderebbe un possibile shock negativo dell’offerta, magari associato a un rapido aumento del prezzo del petrolio.

Infine, un altro rischio che non possiamo trascurare di menzionare è quello associato a un’eventuale perdita di fiducia del mercato nella sostenibilità del debito pubblico in alcuni paesi. Se ciò dovesse accadere, potremmo assistere a un significativo inasprimento delle condizioni finanziarie che, a sua volta, renderebbe molto difficile per le economie interessate evitare di entrare in recessione”.

Market view

Sanmartin, poi, procede con l’analisi dei principali segmenti di mercato. “Per quanto riguarda le obbligazioni governative preferiamo continuare a puntare sulla parte breve della curva (fino a 2 anni), almeno fino a quando non vedremo qualche segnale di rallentamento dell’attività economica statunitense. Nell’Eurozona riteniamo che si debba mantenere un atteggiamento cauto sul debito periferico, in attesa che i Paesi più indebitati siano in grado di produrre strategie di consolidamento fiscale ragionevolmente credibili. Per quanto riguarda il Giappone, la nostra previsione rimane che il rendimento a 10 anni tenderà a salire sensibilmente tra 6-9 mesi”.

Annuncio di terzi. Non è un'offerta o una raccomandazione di Investing.com. Consultare l'informativa qui o rimuovere gli annunci .

In campo azionario secondo l’analista il segmento di mercato value/ciclico (comprese le banche europee) dovrebbe fare meglio di quello growth/difensivo. “Dal punto di vista geografico, alla luce di quanto sopra e dei livelli di valutazione relativi, preferiamo i mercati europei e asiatici a quelli statunitensi”.

Leggi anche: quali azioni comprare a ottobre 2023.

Sul creditopreferiamo le obbligazioni societarie perché nel nostro scenario macro i tassi di default non dovrebbero aumentare troppo. In ogni caso, dato che gli spread non sono particolarmente elevati, riteniamo sensato combinare l’esposizione al credito con posizioni ben selezionate in obbligazioni governative emergenti in valuta locale”, sottolinea Sanmartin prima di concludere con un’analisi in ambito valutario.

“Puntiamo solo su un’esposizione molto moderata al dollaro Future Indice del Dollaro, perché riteniamo che il rallentamento degli Stati Uniti arriverà presto. Visti i buoni segnali che il Giappone sta generando, riteniamo che lo yen possa essere una buona copertura per il resto dell’anno. Per il resto, manteniamo una visione positiva su valute come la corona norvegese, il dollaro neozelandese e il dollaro australiano; continuiamo, inoltre, ad apprezzare le valute dei paesi emergenti con una buona governance macro e prospettive di crescita economica favorevoli”.

Potete iscrivervi gratuitamente al prossimo webinar del 26 ottobre "Applicazione delle Bande di bollinger e del PVT ai grafici. Introduzione di 2 indicatori macro anticipatori da tenere d'occhio!" a QUESTO LINK.

Ultimi commenti

Tutti poveri tutti a casa, ma non si trova personale…🤔
pagali il giusto, e li trovi!
Recessione???...siamo in stagflazione rebambiti!
In Italia e' gia' in recessione...non vi rendete conto della poverta' che c'e' in giro?
ma quale povertà prendono il reddito lavorano in nero e'si fanno le ferie e'mangiano fuori
Sono d'accordo con te, poveri ce ne sono,ma molto meno di cuanto vogliono farci credere, tutti in vacanza due volte all'anno, nessuno che si fa mancare nulla,1800 miliardi di risparmi fermi nelle banche,etc etc.Solo I pensionati (non ministeriali o politici ) fanno la fame.
Ma quale povertà c’è pieno in tutti i ristoranti
In arrivo? la recessione è già arrivata in Europa
👍
Installa le nostre app
Avviso esplicito sui rischi: Il trading degli strumenti finanziari e/o di criptovalute comporta alti rischi, compreso quello di perdere in parte, o totalmente, l’importo dell’investimento, e potrebbe non essere adatto a tutti gli investitori. I prezzi delle criptovalute sono estremamente volatili e potrebbero essere influenzati da fattori esterni come eventi finanziari, normativi o politici. Il trading con margine aumenta i rischi finanziari.
Prima di decidere di fare trading con strumenti finanziari o criptovalute, è bene essere informati su rischi e costi associati al trading sui mercati finanziari, considerare attentamente i propri obiettivi di investimento, il livello di esperienza e la propensione al rischio e chiedere consigli agli esperti se necessario.
Fusion Media vi ricorda che i dati contenuti su questo sito web non sono necessariamente in tempo reale né accurati. I dati e i prezzi presenti sul sito web non sono necessariamente forniti da un mercato o da una piazza, ma possono essere forniti dai market maker; di conseguenza, i prezzi potrebbero non essere accurati ed essere differenti rispetto al prezzo reale su un dato mercato, il che significa che i prezzi sono indicativi e non adatti a scopi di trading. Fusion Media e qualunque fornitore dei dati contenuti su questo sito web non si assumono la responsabilità di eventuali perdite o danni dovuti al vostro trading né al fare affidamento sulle informazioni contenute all’interno del sito.
È vietato usare, conservare, riprodurre, mostrare, modificare, trasmettere o distribuire i dati contenuti su questo sito web senza l’esplicito consenso scritto emesso da Fusion Media e/o dal fornitore di dati. I diritti di proprietà intellettuale sono riservati da parte dei fornitori e/o dalle piazze che forniscono i dati contenuti su questo sito web.
Fusion Media può ricevere compensi da pubblicitari che compaiono sul sito web, in base alla vostra interazione con gli annunci pubblicitari o con i pubblicitari stessi.
La versione inglese di questa convenzione è da considerarsi quella ufficiale e preponderante nel caso di eventuali discrepanze rispetto a quella redatta in italiano.
© 2007-2024 - Fusion Media Limited. tutti i Diritti Riservati.