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Market View: perché i tassi (questa volta) penalizzeranno di più il Nord Europa

Pubblicato 21.02.2023, 15:08
© Reuters.
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Investing.com - In piena pandemia i governi hanno varato massicci piani di aiuto economico e fiscale che hanno fatto schizzare il livello del debito. Nella zona euro, includendo tutti i settori economici (Stati, aziende e famiglie) si è raggiunto un livello di debito pari al 421% del Pil.

Tuttavia, la ripresa dell'economia e l'aumento dell'inflazione (che accresce il Pil nominale) hanno riportato, già alla fine del 2022, il rapporto debito/Pil al 370%, un livello simile a quello del 2009.

Italia meno indebitata di altri Paesi 

Ora, secondo l'analisi condotta da Matteo Ramenghi, Chief Investment Officer UBS WM Italy, per il debito e per il mercato immobiliare è giunto il momento della verità in concomitanza con i rialzi dei tassi d'interesse.

Guardando i dati, Ramenghi sottolinea come la Germania mostri l0indebitamento inferiore (255%) seguita dall'talia (293%) sostenuta dal basso livello di debito del
settore privato che rappresenta un punto di forza dell'economia italiana proprio quando salgono i tassi e trovare finanziamenti è più complesso.

La classifica dei Paesi europei più indebitati è completata da Spagna (327% del Pil) e Francia (425%), ma il Paese più indebitato sono i Paesi Bassi, con il 541% del Pil dovuto soprattutto al forte indebitamento delle famiglie (97% del Pil) in relazione all'acquisto di abitazioni con mutui.

Dal 2009 in poi, sottolinea Ramenghi, in Europa i bassi tassi d'interesse hanno spinto gli investimenti immobiliari a leva e, di conseguenza, le valutazioni degli immobili sono aumentate. Dal 2017 ad oggi i prezzi delle case sono saliti di oltre il 60% nei Paesi Bassi, di circa il 30% in Germania, Spagna e Francia, ma meno del 10% in Italia, perché lo spread elevato ha sostanzialmente bloccato la trasmissione della politica monetaria espansiva all'conomia reale del nostro Paese.

"Per molti anni abbiamo subito un freno alla nostra crescita per via dello spread, ma non si sono creati eccessi e squilibri come in altre parti d’Europa",commenta Ramenghi.

L'incidenza dei mutui 

Non a caso, prosegue l'esperto, il valore dei mutui rispetto al Pil supera l'80% in Svezia, Paesi Bassi e Danimarca e il 68% nel Regno Unito, mentre in Italia è solo del 21%. Ma con l'aumento dei tassi, dopo anni di crescita del mercato immobiliare, si stanno vedendo i primi effetti, come nel caso del calo del 15% dei prezzi delle case in Svezia.

"Le ramificazioni di una politica monetaria più restrittiva potrebbero quindi riverberarsi in modo ampio e non sempre intuitivo in Europa. Se nel decennio passato il tema dell’indebitamento riguardava soprattutto i debiti pubblici, questa volta l’attenzione potrebbe spostarsi al debito privato e agli immobili", spiega Ramenghi.

Banco di prova per il mercato immobiliare 

Le conseguenze di una politica monetaria restrittiva da parte della Bce, quindi, potrebbero essere molto importanti sul mercato immobiliare europeo e quindi sull'economia.

"La speranza è che l’istituto non segua un approccio dogmatico, ma si basi invece sugli ultimi dati economici come la Federal Reserve, che proprio per questo ha coniato il termine «data dependant» (dipendente dai dati)", commenta l'esperto di UBS.

"I prossimi mesi saranno particolarmente interessanti da questo punto di vista perché i Paesi del Nord Europa, tradizionalmente «falchi» per quanto riguarda la politica monetaria, potrebbero questa volta risentire maggiormente dell’impatto di tassi più elevati. In questo contesto, sul mercato obbligazionario preferiamo i titoli di buona qualità, soprattutto i corporate bond investment grade e alcuni titoli di Stato. L’inasprimento degli standard di prestito e il rallentamento della crescita suggeriscono un rischio di default più elevato e, di conseguenza, riteniamo che il segmento high yield sia più vulnerabile", conclude il CIO di UBS WM Italy.

Questo articolo è stato scritto in esclusiva da Financialounge.com per Investing.com. Ogni settimana, "Market View" propone interviste originali con case d'investimento sui temi centrali di mercato che verranno riportate esclusivamente sul nostro sito. Non costituisce sollecitazione, offerta, consulenza o raccomandazione all'investimento

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