In un op-ed pubblicato mercoledì, l'economista David Rosenberg ha sostenuto che il ciclo di inasprimento della Federal Reserve potrebbe essere prossimo alla fine, favorendo i titoli del Tesoro USA a 30 anni rispetto al mercato azionario. Secondo l'economista, se la riunione del Federal Open Market Committee (FOMC) di dicembre lascerà invariati i tassi d'interesse, ciò segnerà la fine del ciclo di inasprimento e potrebbe addirittura far presagire un taglio dei tassi - un potenziale vantaggio per i prezzi delle obbligazioni.
Rosenberg ha affermato che durante i periodi di tassi stabili della Fed, il Treasury statunitense a 30 anni ha storicamente sovraperformato le azioni. Nonostante i rally concomitanti sia delle obbligazioni che delle azioni durante queste pause, il Treasury trentennale offre un rendimento totale medio del 9%, superiore a quello delle azioni. Questa tendenza, sostiene Rosenberg, evidenzia il minor rischio associato alle obbligazioni a lungo termine rispetto alle azioni.
Inoltre, Rosenberg ha messo in dubbio la sostenibilità del recente rally del mercato azionario. L'economista lo ha definito "spazzatura" e privo di fondamenti, in quanto si è verificato in concomitanza con una guidance sugli utili debole e senza la partecipazione dei titoli a piccola capitalizzazione.
Le previsioni dell'economista arrivano dopo una pausa di cinque mesi nei rialzi dei tassi dal luglio 2023. Questa pausa ha segnato un potenziale cambiamento nella politica monetaria della Federal Reserve, che potrebbe avere implicazioni significative per gli investitori che stanno valutando le loro opzioni tra obbligazioni e azioni.
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