Di Alessandro Albano
Investing.com - I credit default swap CDS a 5 anni della Russia sono aumentati vertiginosamente mercoledì sull'intenzione degli Stati Uniti di bloccare ulteriormente la capacità della Russia di rispettare i pagamenti sul debito estero. Al momento della scrittura, il valore dei CDS basati sui titoli a cinque anni è schizzato del 23% a $9.076,03, valore che implica una probabilità di default sul debito del 100,00% su un tasso di recupero del 40%.
Secondo quanto riferito martedì da un alto funzionario dell'amministrazione Usa, Washington vorrebbe impedire a Mosca di onorare il debito in dollari bloccando l'estensione della deroga che ha permesso al Cremlino di rispettare gli impegni obbligazionari precedenti.
Il 2 marzo scorso, poco dopo l'invasione dell'Ucriana, l'Office of Foreign Assets Control del Dipartimento del Tesoro americano ha rilasciato una licenza temporanea, chiamata 9A, per permettere la "ricezione di interessi, dividendi o pagamenti a scadenza in relazione a debiti o azioni" tra Washington e Mosca nonostante le sanzioni occidentali.
La deroga, che scade il 25 maggio, ha permesso al Cremlino di continuare a pagare gli investitori ed evitare il default sul debito pubblico, permettendo agli investitori statunitensi di ricevere regolarmente i pagamenti delle cedole. Con 40 miliardi di dollari di obbligazioni estere in bilancio, e un debito declassato dalle agenzie di rating a "non investment grade", la scadenza della deroga costringerebbe Mosca a ripensare a nuove alternative per rispettare gli impegni con i bondholder.
Anton Siluanov, ministro delle Finanze russo, ha affermato che la Russia "rispetterà i propri obblighi sul debito estero pagando in rubli" se gli Stati Uniti bloccheranno altre opzioni per il paese", precisando che la Russia "non andrà in default, poiché ha una liquidità sufficiente per pagare i propri debiti".
Già ad inzio aprile, tramite un decreto del Dipartimento del Tesoro Washington ha cercato di impedire al Cremlino il pagamento degli interessi sul proprio debito estero in scadenza, impedendo al governo russo di utilizzare i conti detenuti presso le banche americane per rimborsare le cedole delle obbligazioni denominate in dollari.
Nonostante la decisione del Tesoro americano, al termine del periodo di grazia di 30 giorni la Russia - sorprendendo i mercati - è riuscita a pagare 564,8 milioni di dollari per cedole e obblighi di rimborso su un'obbligazione in scadenza nel 2022 e 84,4 milioni di dollari per la cedola di un altro bond con scadenza 2042.
Per più informazioni sulle scadenze precedenti leggi: Russia sterza per evitare default: cosa succede ora?