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Dollaro al massimo di 8 mesi dopo i dati USA positivi

Pubblicato 02.12.2015, 14:37
© Reuters.  Il dollaro sale ad un nuovo massimo plurimensile supportato dai dati USA sull’occupazione
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Investing.com - Il dollaro sale ad un nuovo massimo di otto mesi contro il paniere delle altre principali valute questo mercoledì, la pubblicazione degli ottimi dati sull’occupazione USA fanno sperare in un aumento dei tassi statunitensi questo mese da parte della Federal Reserve.

Il cambio USD/JPY sale dello 0,37% a 123,31.

L’azienda di elaborazione buste paga ADP ha dichiarato che l’occupazione non agricola privata è aumentata di 217.000 unità il mese scorso, molto più dei 190.000 previsti.

L’economia ha creato 196.000 nuovi posti di lavoro ad ottobre da un aumento riportato precedentemente di 182.000 unità.

I dati incoraggianti fanno sperare che la Fed possa alzare i tassi di interesse in occasione del vertice di questo mese.

Gli investitori attendono una serie di report economici statunitensi questa settimana, tra cui il report sull’occupazione non agricola di venerdì, per avere nuove informazioni sulla forza dell’economia, dal momento che la Fed ha spiegato che la decisione di alzare i tassi di interesse sarà determinata dai dati.

Il cambio EUR/USD scende dello 0,47% a 1,0582, riavvicinandosi al minimo di sette mesi segnato lunedì di 1,0556.

Questa mattina l’Eurostat ha dichiarato che l’indice dei prezzi al consumo della zona euro è salito dello 0,1% il mese scorso, deludendo le attese di un aumento dello 0,2% e dopo la crescita dello 0,1% di ottobre.

Per il ventiseiesimo mese consecutivo, il tasso risulta al di sotto dell’1%, ben al di sotto dell’obiettivo della Banca Centrale Europea di poco meno del 2%.

Il sentimento sull’euro resta vulnerabile inoltre poiché nelle ultime settimane la BCE ha reso noto di essere intenzionata ad introdurre nuove misure di allentamento monetario per supportare l’inflazione nella zona euro e dare slancio alla crescita.

Il dollaro sale contro la sterlina e il franco svizzero, con la coppia GBP/USD giù dello 0,49% a 1,5007 ed il cambio USD/CHF su dello 0,19% a 1,0275.

La sterlina si è indebolita dopo il report dell’agenzia di ricerche di mercato Markit e il Chartered Institute of Purchasing & Supply in cui si legge che l’indice PMI per il settore edile britannico è sceso al minimo di sette mesi di 55,3 il mese scorso da una lettura di 58,8 di ottobre. Gli economisti avevano previsto che l’indice scendesse a 58,2 a novembre.

Il dollaro australiano e quello neozelandese sono in calo, con la coppia AUD/USD giù dello 0,15% a 0,7309, mentre il cambio NZD/USD scende dello 0,49% a 0,6643.

Stamane, dai dati uffiiali è emerso che il prodotto interno lordo australiano è salito dello 0,9% nel terzo trimestre, superando le previsioni di un aumento dello 0,8%. Su base annua, l’economia australiana è cresciuta del 2,5% lo scorso trimestre, più del 2,4% previsto.

Intanto, il cambio USD/CAD sale dello 0,25% a 1,3395.

L’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, sale dello 0,37% ad un nuovo massimo di otto mesi di 100,25.

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