Investing.com - Il dollaro resta in salita contro il paniere delle altre principali valute questo lunedì, nonostante la pubblicazione dei dati deludenti sull’attività manifatturiera a New York, dal momento che le crescenti aspettative che i tassi di interesse USA possano essere alzati a dicembre continuano a supportare il biglietto verde.
La coppia EUR/USD è in calo dello 0,32% al minimo di sei mesi di 1,0740.
La Federal Reserve Bank di New York ha reso noto che l’indice generale delle condizioni delle imprese è salito a -10,7 questo mese dalla lettura di -11,4 di ottobre. Gli analisti avevano previsto un aumento a -6,0 a novembre.
La richiesta di investimenti rifugio è aumentata dopo la notizia degli attentati terroristici di venerdì a Parigi che hanno provocato la morte di oltre 130 persone, spingendo la Francia a dare il via agli attacchi aerei contro lo Stato Islamico in Siria.
La moneta unica è andata sotto pressione inoltre a causa delle crescenti aspettative che la Banca Centrale Europea possa adottare nuove misure a sostegno della crescita dell’economia e dei prezzi nella zona euro prima della fine dell’anno.
Nel corso della giornata, è previsto un intervento del Presidente della BCE Mario Draghi durante un evento a Madrid.
Il biglietto verde resta supportato dopo le parole di giovedì scorso del Vice Presidente della Fed Stanley Fischer, secondo cui un aumento dei tassi il prossimo mese "sarebbe appropriato".
Il cambio USD/JPY sale dello 0,29% a 122,96.
Lo yen sembra non aver risentito dei dati che hanno rivelato che l’economia nipponica si è ridotta al tasso annuo dello 0,8% nel trimestre terminato a settembre, dopo la contrazione dell’1,2% del trimestre precedente, facendo entrare il paese in recessione tecnica.
I dati deludenti hanno alimentato le pressioni sulla Banca del Giappone affinché introduca ulteriori misure di allentamento monetario a sostegno della crescita.
Intanto il dollaro sale contro la sterlina, con la coppia GBP/USD giù dello 0,25% a 1,5200, ed è stabile contro il franco svizzero, con il cambio USD/CHF a 1,0059.
Il dollaro australiano e quello neozelandese sono in calo, con la coppia AUD/USD giù dello 0,48% a 0,7096, mentre il cambio NZD/USD scende dello 0,89% a 0,6482.
Intanto, il cambio USD/CAD sale dello 0,11% a 1,3335 dopo i dati che hanno mostrato che le vendite del settore manifatturiero canadese sono crollate dell’1,5% a settembre, contro le aspettative di un aumento dello 0,1%. Le vendite del settore manifatturiero sono scese dello 0,6% ad agosto, dato rivisto da un calo precedentemente riportato dello 0,2%.
L’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, sale dello 0,29% a 99,17, vicino al massimo di sette mesi di 99,60 segnato la scorsa settimana.