🎁 💸 Regalo! Copia nella tua watchlist il successo di Warren Buffett che ha guadagnato +49,1% Copia Portafoglio

Dollaro in calo in attesa dei dati USA sull’inflazione

Pubblicato 18.10.2016, 11:33
© Reuters.  Il dollaro perde terreno contro i rivali, occhi puntati sui dati USA
EUR/USD
-
GBP/USD
-
USD/JPY
-
USD/CHF
-
AUD/USD
-
USD/CAD
-
NZD/USD
-
DX
-

Investing.com - Il dollaro scende contro le altre principali valute questo martedì, i dati deludenti rilasciati ieri negli USA continuano a pesare, mentre si attende nel corso della giornata il rilascio dei dati USA sull’inflazione.

Il cambio EUR/USD è in salita dello 0,18% a 1,1018, staccandosi dal minimo di oltre due mesi di 1,0961 toccato ieri.

Il biglietto verde è andato sotto pressione dopo i dati di ieri che hanno mostrato un aumento della produzione industriale USA dello 0,1% lo scorso mese, contro le aspettative di un aumento dello 0,2%.

Inoltre, la Federal Reserve di New York ha dichiarato che l’attività manifatturiera nello stato di New York è scesa a -6,80 da -1,99 del mese precedente. Gli analisti avevano previsto un aumento dell’indice a 1,00.

Il dollaro ha risentito inoltre delle dichiarazioni del Vice Presidente della Fed Stanley Fischer, il quale ha affermato che la stabilità finanziaria può essere minacciata da interessi bassi, ma che “non è così facile” che la Fed alzi i tassi.

Il cambio GBP/USD è in salita dello 0,46% a 1,2239, dopo che l’Ufficio Nazionale di Statistica britannico ha dichiarato che l’indice dei prezzi al consumo (IPC) è salito ad un tasso destagionalizzato dell’ 1,0% il mese scorso, superando le aspettative di un aumento dello 0,9% e contro l’aumento dello 0,6% registrato ad agosto. Si è trattato del livello più alto dal novembre 2014.

L’indice dei prezzi al consumo è salito al tasso destagionalizzato dello 0,2% a settembre, contro le attese di un aumento dello 0,1% e dopo l’aumento dello 0,3% segnato il mese precedente.

L’indice IPC core, che esclude i costi di alimenti, energia, alcol e tabacco, ha visto un incremento ad un tasso destagionalizzato dell’1,5% il mese scorso, superando le aspettative di un aumento dell’1,4% e contro l’aumento dell’1,3% segnato ad agosto.

Il cambio USD/JPY è in salita dello 0,14% a 104,04, mentre il cambio USD/CHF è in calo dello 0,13% a 0,9880.

Il dollaro australiano e quello neozelandese sono in salita, con il cambio AUD/USD su dello 0,66% a 0,7680, mentre il cambio NZD/USD sale dello 0,83% a 0,7194.

Stamane l’Ufficio Nazionale di Statistica neozelandeseha dichiarato che i prezzi al consumo sono saliti dello 0,2% nel terzo trimestre, superando le aspettative di una lettura invariata e dopo l’aumento dello 0,4% nel trimestre terminato a giugno.

L’Aussie è stato supportato dopo che il Governatore della Reserve Bank of Australia, Philip Lowe, si è ditto soddisfatto degli attuali tassi dei cambi.

Nel suo primo discorso da Governatore della RBA, Philip Lowe ha dichiarato inoltre che gli attuali livelli di inflazione sono già stati raggiunti in passato, facendo scendere così le aspettative verso ulteriori tagli dei tassi.

Il cambio USD/CAD è in calo dello 0,43% a 1,3070.

L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è in calo dello 0,14% a 97,72, staccandosi dal massimo di sette mesi di 98,15 segnato ieri.

Ultimi commenti

Installa le nostre app
Avviso esplicito sui rischi: Il trading degli strumenti finanziari e/o di criptovalute comporta alti rischi, compreso quello di perdere in parte, o totalmente, l’importo dell’investimento, e potrebbe non essere adatto a tutti gli investitori. I prezzi delle criptovalute sono estremamente volatili e potrebbero essere influenzati da fattori esterni come eventi finanziari, normativi o politici. Il trading con margine aumenta i rischi finanziari.
Prima di decidere di fare trading con strumenti finanziari o criptovalute, è bene essere informati su rischi e costi associati al trading sui mercati finanziari, considerare attentamente i propri obiettivi di investimento, il livello di esperienza e la propensione al rischio e chiedere consigli agli esperti se necessario.
Fusion Media vi ricorda che i dati contenuti su questo sito web non sono necessariamente in tempo reale né accurati. I dati e i prezzi presenti sul sito web non sono necessariamente forniti da un mercato o da una piazza, ma possono essere forniti dai market maker; di conseguenza, i prezzi potrebbero non essere accurati ed essere differenti rispetto al prezzo reale su un dato mercato, il che significa che i prezzi sono indicativi e non adatti a scopi di trading. Fusion Media e qualunque fornitore dei dati contenuti su questo sito web non si assumono la responsabilità di eventuali perdite o danni dovuti al vostro trading né al fare affidamento sulle informazioni contenute all’interno del sito.
È vietato usare, conservare, riprodurre, mostrare, modificare, trasmettere o distribuire i dati contenuti su questo sito web senza l’esplicito consenso scritto emesso da Fusion Media e/o dal fornitore di dati. I diritti di proprietà intellettuale sono riservati da parte dei fornitori e/o dalle piazze che forniscono i dati contenuti su questo sito web.
Fusion Media può ricevere compensi da pubblicitari che compaiono sul sito web, in base alla vostra interazione con gli annunci pubblicitari o con i pubblicitari stessi.
La versione inglese di questa convenzione è da considerarsi quella ufficiale e preponderante nel caso di eventuali discrepanze rispetto a quella redatta in italiano.
© 2007-2024 - Fusion Media Limited. tutti i Diritti Riservati.