Investing.com - Il dollaro comincia l’anno in Europa con una modesta ripresa dal minimo da luglio, con gli asset legati al rischio che aprono il 2020 in modo favorevole, sulla scia della conferma, da parte del Presidente Donald Trump, che l’accordo commerciale preliminare con la Cina sarà firmato il 15 gennaio.
L’annuncio di Trump ha dissipato molta dell’incertezza legata al cosiddetto accordo di “fase uno” ed ha alimentato le speranze che il desiderio di Trump di essere rieletto mantenga relativamente contenuto lo scontro commerciale con la Cina, economicamente dannoso, nei prossimi mesi.
Alle 03:50 ET (08:50 GMT), l’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, si attesta a 96,215, dopo essersi attestato al minimo di 96,02 in apertura del nuovo anno. Malgrado il lieve rimbalzo, l’indice del dollaro ha perso quasi l’1% nella scorsa settimana, soprattutto contro la sterlina e le valute legate alle materie prime come l’aussie ed il loonie. L’euro è stabile a 1,1210 dollari, dopo aver infranto gli 1,1200 dollari per la prima volta da agosto.
Nella notte, la banca centrale cinese ha allentato nuovamente la sua posizione di politica monetaria tagliando ulteriormente la percentuale di riserve obbligatorie. La mossa ha reso disponibili più di 110 miliardi di dollari di liquidità per il sistema bancario della nazione, che negli ultimi mesi si è trovata in difficoltà per un eccesso di debiti aziendali.
La decisione, arrivata sulla scia della notizia dell’accordo commerciale con gli USA, ha anche spinto l’indice azionario cinese al massimo di quasi due anni.
Sul calendario dei dati di oggi spicca la pubblicazione degli indici dei direttori acquisti di IHS Markit. L’indice PMI cinese è sceso al minimo di tre mesi, ma resta tranquillamente in territorio di espansione e l’impatto della notizia è stato controbilanciato dall’incoraggiante rimbalzo dei profitti industriali a novembre annunciato la scorsa settimana.
In Europa nel frattempo il dato spagnolo è sceso meno del previsto, mentre quello italiano ha visto un calo a 46,2, il minimo dall’aprile 2013. In Francia e Germania gli indici hanno segnato un lieve rialzo rispetto al dato flash a 50,4 e 43,7, rispettivamente.
Nel corso della giornata, la Federal Reserve pubblicherà i verbali del vertice di politica monetaria di dicembre e saranno rilasciati anche i dati sulle richieste iniziali di sussidio di disoccupazione.
I mercati dovrebbero tornare in piena attività lunedì.