Investing.com - Il dollaro sale contro lo yen questo mercoledì, la propensione al rischio migliora con la riduzione dei timori per l’attrito commerciale tra Stati Uniti e Cina e delle tensioni in Medio Oriente.
Il cambio USD/JPY sale dello 0,3% a 107,33 alle 03:21 ET (07:21 GMT), staccandosi dal minimo di ieri di 106,87.
Il miglioramento del sentimento dei mercati pesa sulla domanda dello yen come valuta rifugio, spesso scelto nei periodi di turbolenza sui mercati e di tensioni politiche.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, sale dello 0,17% a 89,36, dopo aver toccato il minimo di tre settimane di 88,95 ieri.
Il dollaro è stato supportato dai report economici USA positivi, con i riflettori che tornano a posarsi sui fondamentali economici mentre si riducono le tensioni in Siria e il conflitto commerciale USA-Cina.
I report di ieri hanno mostrato che le nuove costruzioni USA sono aumentate più del previsto a marzo mentre la produzione industriale è rimasta invariata.
L’euro scende contro il dollaro, con il cambio EUR/USD giù dello 0,12% a 1,2355.
La moneta unica ha toccato il massimo di tre settimane di 1,2412 contro il dollaro ieri, ma si è indebolita in seguito al report da cui è emerso che il sentimento economico tedesco è di nuovo peggiorato bruscamente ad aprile, nei timori per l’aumento delle tensioni commerciali internazionali.
La sterlina scende, con la coppia GBP/USD in calo a 1,4276, allontanandosi dal massimo di 22 mesi post-voto sulla Brexit di 1,4376 segnato ieri.
La sterlina si è indebolita sulla scia dei dati più deboli del previsto sulla crescita dei compensi britannici ma gli investitori continuano a prevedere che la Banca d’Inghilterra alzi i tassi di interesse a maggio.
Il dollaro australiano e quello neozelandese sono in calo, con la coppia AUD/USD giù dello 0,24% a 0,7749 ed il cambio NZD/USD che scende dello 0,41% a 0,7313.
Anche il dollaro canadese è in calo, con la coppia USD/CAD su dello 0,32% a 1,2592, staccandosi dal minimo di sette settimane della seduta precedente, in vista della dichiarazione di politica monetaria della Banca del Canada nel corso della giornata.
Sebbene si preveda che la BoC non alzi i tassi, le speculazioni su un aumento dei tassi il mese prossimo sono aumentate dopo i recenti dati economici positivi e gli investitori cercheranno eventuali indicazioni che possano supportare le aspettative.