NEW YORK (Reuters) - Si conferma sulle posizioni l'euro nonostante l'esito delle elezioni politiche di ieri in Spagna, che rischiano di far riemergere timori sulla stabilità finanziaria del paese.
A Madrid si preannunciano tempi lunghi per la formazione del nuovo governo, che sarà necessariamente di coalizione. I Popolari del premier Mariano Rajoy restano il primo partito, ma lontani dalla maggioranza dei seggi; seguono i socialisti, Podemos e Ciudadanos. Al momento tutte le opzioni sono aperte, inclusa quella di un ritorno alle urne.
** Nel seduta odierna l'euro/dollaro si è mantenuto entro una fascia ristretta, compresa tra 1,0849 e 1,0883, in un mercato dai volumi ormai quasi natalizi. "Fatico a immaginare grossi movimenti del dollaro sullo yen o sull'euro da qui a fine anno" spiega lo strategist di Bank of New York Mellon (N:BK) Simon Derrick.
** Gli operatori di mercato vedono ancora margini di apprezzamento per il biglietto verde nel primo trimestre del 2016, nonostante restino incertezze su quanto ampio e quanto veloce sarà il ciclo di risalita del costo del denaro negli Usa, dopo il rialzo annunciato la settimana scorsa dalla Fed.
** L'euro/dollaro tiene oltre tre figure sopra il minimo di 1,0539 toccato ad inizio mese appena prima del meeting Bce. Prima del meeting Fed il cambio era risalito fino a 1,1059.