Investing.com - Il dollaro è in salita contro le altre principali valute questo martedì, mentre la sterlina si avvicina al minimo di due mesi nell’incertezza sulla Brexit.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è a 101,99, e si stacca dal minimo intraday di 101,48.
L’indice la scorsa settimana ha toccato il massimo di 103,82, il massimo dal 2002.
Sul biglietto verde continuano a pesare le aspettative di tassi di interesse più elevati nel corso dell’anno.
La Federal Reserve ha alzato i tassi di interesse a dicembre, indicando che per il 2017 si prevedono 3 ulteriori aumenti.
Il Presidente della Fed di Boston Eric Rosengren ha invitato la banca centrale USA ad alzare il ritmo degli aumenti dei tassi, indicando che l’inflazione potrebbe mancare il bersaglio in calo caso contrario.
Il cambio GBP/USD ha toccato il minimo di 1,2106, il livello più basso dal 25 ottobre, e si è successivamente attestato a 1,2159, pressoché invariato sulla giornata.
Il selloff della valuta britannica è stato innescato delle dichiarazioni rese domenica dal Primo Ministro Theresa May.
Le sue affermazioni sono state interpretate come un segnale che il Regno Unito non cercherà di trattare con l’UE per continuare ad avere l’accesso totale al mercato unico quando uscirà dall’UE.
La sterlina ha toccato il minimo di due mesi contro l’euro, con il cambio EUR/GBP a 0,8763, per poi attestarsi a 0,8685.
L’euro riguadagna terreno anche contro il dollaro, con il cambio EUR/USD su dello a 0,11% a 1,0562.
Contro lo yen, il dollaro scende, con il cambio USD/JPY in salita dello 0,17% a 116,19, dopo il minimo overnight di 115,2; riaprono oggi i mercati nipponici dopo al chiusura festiva di ieri.
La lira turca è scesa ai minimi record contro il dollaro dopo che l’agenzia di rating Moody's ha dichiarato che il sistema bancario del paese è a rischio di un “peggioramento generale”.
Il cambio (USD/TRY) è in salita dell’1,69% a 3,7776 dopo aver iniziato la giornata a 3,7135.