Investing.com - La sterlina scende contro il dollaro questo venerdì ma oscilla ancora vicino al massimo di sei settimane dopo i dati sulla crescita economica britannica risultati in linea con le attese, tra le aspettative di un inasprimento della politica monetaria nel Regno Unito.
Il cambio GBP/USD tocca 1,2985 negli scambi della mattinata europea, il minimo della seduta; successivamente la coppia si è attestata a 1,2993, giù dello 0,11%.
Supporto a 1,2938, il minimo di ieri e resistenza a 1,3036, il massimo del 23 maggio.
L’Ufficio Nazionale di Statistica britannico ha reso noto che il prodotto interno lordo è salito dello 0,2% nel primo trimestre, in linea con le previsioni e con la stima precedente. Su base annua, l’economia britannica è cresciuta del 2,0%.
Da un secondo report è emerso che il deficit del conto corrente britannico è salito a 16,9 miliardi di sterline nel primo trimestre dai 12,1 miliardi del trimestre terminato a dicembre.
Gli analisti avevano previsto un aumento maggiore fino a 17,3 miliardi di sterline lo scorso trimestre.
La sterlina si è rafforzata quando ieri il Governatore della Banca d’Inghilterra Mark Carney ha affermato che una riduzione dello stimolo monetario potrebbe rendersi necessaria man mano che diminuirà la capacità inutilizzata dell’economia.
La commissione di politica monetaria della BoE è stata divisa 5 a 3 in occasione del vertice all’inizio del mese circa la decisione di alzare i tassi di interesse dal minimo storico dello 0,25%. Carney ha votato per mantenere i tassi invariati.
La sterlina sale anche contro l’euro, con la coppia EUR/GBP giù dello 0,27% a 0,8773.