Investing.com - Il dollaro sale contro le altre principali valute questo martedì, segnando un rialzo dopo le perdite della seduta precedente mentre sui mercati cresce l’attesa per l’inizio dei due giorni di vertice di politica monetaria della Federal Reserve previsto nel corso della giornata.
Il cambio EUR/USD scende dello 0,41% a 1,1043, dal massimo di due settimane di 1,1128 segnato ieri.
Il dollaro guadagna terreno mentre l’attenzione degli investitori è rivolta alla dichiarazione di domani della Fed per capire se i policymaker daranno indicazioni sulla tempistica dell’aumento dei tassi di interesse.
La Presidente della Fed Janet Yellen ha dichiarato che la banca centrale potrebbe alzare i tassi già a settembre se l’economia dovesse continuare a migliorare come previsto.
Giovedì gli Stati Uniti rilasceranno i dati sulla crescita economica del secondo trimestre, dati che dovrebbero mostrare una ripresa economica dopo la contrazione registrata nel primo trimestre dovuta ad un inverno particolarmente rigido.
Il biglietto verde è stato supportato inoltre dal selloff ancora in corso sui mercati azionari cinesi, che ha pesato sulla propensione al rischio.
Le borse di Shangai ieri hanno segnato il crollo giornaliero peggiore degli ultimi otto anni e continuano a registrare dei ribassi anche oggi, nonostante le aspettative di ulteriori aiuti da parte del governo.
La coppia USD/JPY sale dello 0,41% a 123,74, staccandosi dal minimo di ieri di 123,00.
L’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, sale dello 0,31% a 96,94 dal minimo di due settimane di 96,28 registrato ieri.
Il dollaro sale contro il franco svizzero, con la coppia USD/CHF su dello 0,15% a 0,9641, ma scende contro la sterlina dopo i dati che hanno mostrato che la crescita economica britannica è aumentata nel secondo trimestre.
Secondo i dati ufficiali, l’economia britannica è cresciuta dello 0,7% nel trimestre conclusosi a giugno, su dallo 0,4% del primo trimestre dell’anno.
Su base annua, il prodotto interno lordo ha visto una crescita del 2,6%, in calo rispetto al 2,9% del primo trimestre.
Il cambio GBP/USD sale dello 0,25% a 1,5598 dopo aver segnato 1,5529 prima dei dati.
Le valute legate alle materie prime sono in salita, con la coppia AUD/USD su dello 0,63% a 0,7313, staccandosi dal minimo di sei anni, mentre il cambio NZD/USD sale dello 0,89% a 0,6662. Intanto, il cambio USD/CAD scende dello 0,15% a 1,3019.
La volatilità sui mercati azionari cinesi pesa sull’aussie per via dei forti legami commerciali tra Australia e Cina.