Investing.com - Il dollaro statunitense sale contro il cugino canadese questo mercoledì, staccandosi dal minimo di 14 mesi in attesa della decisione di politica monetaria della Federal Reserve, anche se l’aumento del prezzo del greggio supporta il loonie.
Il cambio USD/CAD tocca 1,2502 negli scambi della mattinata statunitense, il minimo della seduta; successivamente la coppia si è attestata a 1,2525, su dello 0,13%.
Supporto a 1,2478, il minimo di ieri e di 14 mesi e resistenza a 1,2553, il massimo di lunedì.
I trader sperano che dalla dichiarazione sui tassi della Fed, che sarà resa nota nel corso della giornata, possano emergere dettagli sulla politica economica per il secondo semestre; sarà prestata particolare attenzione ai dettagli sulla tempistica e le modalità con cui la Fed inizierà a ridurre il bilancio da 4,5 mila miliardi di dollari.
Di recente, sul biglietto verde hanno pesato i dubbi sulla possibilità che la Fed possa alzare i tassi per la terza volta quest’anno.
Gli operatori dei mercati continuano a seguire da vicino le indagini sui presunti collegamenti tra il governo del Presidente USA Donald Trump e la Russia nelle elezioni dello scorso anno.
Lunedì, Jared Kushner, il genero di Trump nonché consigliere senior della Casa Bianca, ha ammesso agli inquirenti del Senato di aver incontrato funzionari russi quattro volte lo scorso anno ma ha dichiarato di non aver cospirato con Mosca.
Gli investitori temono che il persistere del trambusto politico possa far saltare l’agenda a favore della crescita del governo Trump, agenda che prevede tagli alle tasse e spese per le infrastrutture e che ha contribuito a spingere il dollaro al massimo di 14 anni dopo le elezioni di novembre.
Intanto, il dollaro canadese, legato all’oro nero, è stato spinto dall’impennata del prezzo del greggio questo mercoledì, supportato dalle promesse di Arabia Saudita e Nigeria di ridurre le esportazioni e la produzione, rispettivamente.
Il loonie è stabile contro l’euro, con la coppia EUR/CAD a 1,4574.