Investing.com - Il dollaro statunitense sale contro il cugino canadese questo giovedì, staccandosi dal minimo di due settimane segnato dopo la pubblicazione dei report economici USA positivi, mentre la valuta canadese legata al greggio sembra non tenere conto della ripresa del prezzo della materia prima.
Il cambio USD/CAD ha segnato 1,3713 nei primi scambi USA, il massimo della seduta; successivamente la coppia si è attestata a 1,3687, su dello 0,10%.
Supporto a 1,3634, il minimo del 4 febbraio e resistenza a 1,3899, il massimo di ieri.
Il Dipartimento per il Lavoro USA ha reso noto che il numero delle nuove richieste di sussidio di disoccupazione nella settimana terminata il 13 febbraio è sceso di 7.000 unità al minimo di 12 settimane di 262.000 dal totale della settimana precedente di 269.000 unità. Gli analisti avevano previsto un aumento di 6.000 unità a 275.000 la scorsa settimana.
Inoltre, la Federal Reserve Bank di Philadelphia ha dichiarato che l’indice manifatturiero è salito a -2,8 questo mese dalla lettura di gennaio di -3,5. Gli analisti avevano previsto una lettura pari a -3,0 a febbraio.
Il biglietto verde si è indebolito dopo i verbali del vertice di gennaio della Fed rilasciati ieri che hanno rivelato che i policymaker temono che il peggioramento delle condizioni finanziarie potrebbe pesare sull’economia statunitense e che stanno considerando una modifica dei previsti aumenti dei tassi di interesse nel 2016.
Intanto, il dollaro canadese sembra non aver tenuto conto della ripresa del prezzo del greggio.
Il prezzo del greggio è tornato sopra i 31 dollari al barile questo giovedì dopo le parole di questa mattina del Ministro per il Petrolio iraniano Bijan Zanganeh che si è detto a favore degli sforzi compiuti dai membri dell’OPEC per mantenere i prezzi stabili, ma non ha detto se l’Iran limiterà la produzione ai livelli attuali.
In Canada, i dati hanno mostrato che le vendite all’ingrosso sono aumentate del 2,0% a dicembre, molto più dello 0,2% previsto. Le vendite all’ingrosso sono salite dell’1,9% a novembre, dato rivisto da una stima precedente di un incremento dell’1,8%.
Il loonie sale contro l’euro, con la coppia EUR/CAD giù dello 0,37% a 1,5160.
L’euro è andato sotto pressione dopo i verbali del vertice di gennaio della Banca Centrale Europea da cui emerge che la banca è pronta ad intervenire con un nuovo allentamento monetario se necessario per sostenere la crescita.
“In una situazione dove i rischi sono principalmente ribassisti e nuovi rischi ribassisti continuano ad emergere, sarebbe meglio agire preventivamente”, si legge nei verbali.