Investing.com - Il dollaro statunitense resta vicino al massimo di quasi 13 anni contro il cugino canadese questo venerdì, nonostante i dati USA deludenti, mentre il crollo del prezzo del greggio continua a pesare sul loonie, legato alla materia prima.
Il cambio USD/CAD segna 1,4546 nei primi scambi USA, il massimo dall’aprile del 2003; successivamente il cambio si è attestato a 1,4466, in salita dello 0,70%.
Supporto a 1,4330, il minimo di ieri e resistenza a 1,4946.
Il Census Bureau USA oggi ha riportato un calo dello 0,1% delle vendite al dettaglio a dicembre, contro le aspettative di un aumento dello 0,1%. Le vendite al dettaglio sono aumentate dello 0,4% a novembre, dato rivisto da un incremento precedentemente riportato dello 0,2%.
Le vendite al dettaglio core, che escludono le vendite di automobili, sono scese dello 0,1% il mese scorso, deludendo le aspettative di un aumento dello 0,2%.
In un secondo report si legge che l’indice dei prezzi alla produzione USA è sceso dello 0,2% a dicembre, come previsto. L’indice IPP core, che esclude i prezzi di alimentari ed energetici, è salito dello 0,1% il mese scorso, in linea con le attese.
Inoltre, la Federal Reserve di New York ha reso noto che l’indice manifatturiero Empire State è sceso a -19,37 questo mese da -6,21 di dicembre, dato rivisto da una stima precedente di -4,59.
Gli analisti avevano previsto un aumento a -4,00 a gennaio.
Tuttavia, il dollaro canadese resta sotto pressione da quando stamane il greggio Brent, il riferimento globale, è crollato sotto i 30 dollari al barile al minimo dal 2004, per via dell’eccesso delle scorte globali.
Il loonie scende contro l’euro, con la coppia EUR/CAD che schizza dell’1,60% a 1,5857.