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Il dollaro riduce le perdite dopo i dati sull’inflazione USA

Pubblicato 15.12.2015, 14:47
Il dollaro si stacca dal minimo della seduta contro i rivali supportato dai dati USA
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Investing.com - Il dollaro riduce le perdite contro le altre principali valute questo martedì, dopo i dati che hanno mostrato che l’indice dei prezzi al consumo USA è rimasto stabile a novembre, mentre i prezzi che escludono i costi di alimentari ed energetici hanno visto un lieve aumento.

Il cambio USD/JPY è stabile a 121,01.

Il Dipartimento per il Commercio USA ha reso noto che i prezzi al consumo sono rimasti stabili rispetto al mese precedente, in linea con le previsioni e dopo l’aumento dello 0,2% di ottobre.

Su base annua, i prezzi al consumo sono saliti dello 0,5% rispetto allo stesso mese dello scorso anno, contro le aspettative di un aumento dello 0,4% e dopo l’incremento dello 0,2% ad ottobre.

L’indice IPC core, che esclude i costi di alimenti ed energia, ha segnato un aumento dello 0,2%, come previsto.

Intanto, la Federal Reserve Bank di New York ha dichiarato che l’indice delle condizioni generali delle imprese è salito a -4,6 questo mese da -10,7 di novembre. Gli analisti avevano previsto un aumento a -6,0 a dicembre.

Gli operatori dei mercati attendono la decisione di politica monetaria della Federal Reserve prevista per domani. Molti investitori prevedono che la Fed aumenterà i tassi di interesse per la prima volta dal giugno del 2006.

Il cambio EUR/USD è pressoché invariato a 1,0991, dopo aver segnato precedentemente il massimo di 1,1060.

Questa mattina, l’Istituto di Ricerca Economica ZEW ha dichiarato che l’indice sul sentimento economico tedesco è salito di 5,7 punti a 16,1 questo mese dalla lettura di novembre di 10,4. Gli analisti avevano previsto un aumento di 4,6 punti a 15,0 a dicembre.

Intanto, il dollaro è stabile contro la sterlina, con la coppia GBP/USD a 1,5153, mentre il cambio USD/CHF sale dello a 0,9867.

La sterlina ha trovato supporto dopo il report dell’Ufficio Nazionale di Statistica britannico secondo cui il tasso annuo dell’indice dei prezzi al consumo è salito dello 0,1% il mese scorso, in linea con le aspettative, in salita da -0,1% di ottobre.

Su base mensile, l’indice dei prezzi al consumo è rimasto stabile a novembre, contro le aspettative di un calo dello 0,1% e dopo l’aumento dello 0,1% il mese precedente.

L’indice IPC core, che esclude i costi di alimenti, energia, alcol e tabacco, ha visto un incremento dell’1,2% il mese scorso, come previsto ed in salita dall’1,1% di ottobre.

Il dollaro australiano è debole, con la coppia AUD/USD giù dello 0,43% a 0,7216, mentre il cambio NZD/USD sale dello 0,31% a 0,6778.

Nei verbali del vertice di politica monetaria di dicembre della Reserve Bank of Australia rilasciati stamane si legge che l’economia interna si sta rafforzando e che le condizioni generali delle imprese ed il mercato dell’occupazione stanno vedendo un miglioramento.

Tuttavia, nelle previsioni economiche e fiscali semestrali, il Tesoro australiano ha dichiarato che le previsioni sono state abbassate al 2,5% per il periodo 2015/16 da una stima precedente del 2,75% di maggio ed al 2,75% per il periodo 2016/17 dal 3,25%.

Intanto, il cambio USD/CAD è pressoché invariato a 1,3719, staccandosi dal minimo di 1,3674 segnato precedentemente.

In Canada, i dati hanno mostrato che le vendite del settore manifatturiero sono crollate dell’1,1% ad ottobre, contro le aspettative di un calo dello 0,5% e dopo essere scese dell’1,5% il mese precedente.

L’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è stabile a 97,78, dopo aver segnato il minimo di 97,23.

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