TEL AVIV (Reuters) - Teva Pharmaceutical Industries, gruppo israeliano e numero uno al mondo nella produzione di farmaci generici, ha annunciato che taglierà oltre un quarto della forza lavoro, chiuderà la maggior parte degli impianti e sospenderà la distribuzione del dividendo.
Teva, in questo modo, cerca di rimborsare il debito, divenuto insostenibile.
La società israeliana taglierà 14.000 posti di lavoro a livello globale, per la maggior parte nel 2018.
L'obiettivo è ridurre i costi di 3 miliardi di dollari entro la fine del 2019, rispetto ai 16,1 miliardi di dollari stimati per quest'anno.
In risposta all'annuncio di Teva, il principale sindacato israeliano ha minacciato mezza giornata di sciopero generale per domenica prossima.
Gravata da un indebitamento di 35 miliardi di dollari, risultato dell'acquisizione di Actavis, il business dei farmaci generici di Allergan, deal da 40,5 miliardi di dollari, Teva, da quando ha preso le redini Kare Schultz, l'1 novembre scorso, ha adottato una serie di misure.
I costi di ristrutturazione sono stimati in almeno 700 milioni di dollari nel 2018, ma ulteriori spese potrebbero prendere corpo in seguito alla chiusura di impianti e uffici.
L'AD ha detto che non è in cantiere un aumento di capitale e che il cash flow dei prossimi anni sarà utilizzato per rimborsare il debito.
Nelle contrattazioni di pre-market, a Wall Street, il titolo Teva balza del 16,9%. A Tel Aviv, Teva guadagna il 15,18%.