AT&T (NYSE: T) sta attirando l'interesse degli investitori a seguito di una solida relazione sugli utili, nonostante l'agguerrita concorrenza del settore delle telecomunicazioni e le preoccupazioni per l'aumento dei rendimenti del Tesoro. Gli ultimi utili trimestrali della società hanno superato le aspettative con un EPS rettificato di 0,64 dollari su un fatturato totale di 30,4 miliardi di dollari. Questo trend positivo continua anche se AT&T deve sostenere un considerevole onere di debito di 138 miliardi di dollari e spese per interessi.
La sostanziale quota di mercato del 44% nel settore delle telecomunicazioni statunitense, l'elevato rendimento del 7,4% e la valutazione relativamente bassa, pari a sei volte gli utili, hanno contribuito ad accrescere l'interesse della società. Questi fattori, uniti a una rete 5G di grandi dimensioni e a due quarti di crescita positiva del Free Cash Flow (FCF), suggeriscono che il titolo AT&T potrebbe essere sottovalutato.
Nonostante i precedenti tagli ai dividendi, la crescita del FCF nel secondo e terzo trimestre di AT&T, compreso un margine FCF del 17%, indica che ulteriori tagli potrebbero non essere necessari. Tuttavia, l'effetto dei tassi di interesse sull'ampio debito a tasso variabile rimane un fattore critico per la performance futura.
Mentre il recente trimestre di AT&T ha visto un aumento del fatturato, della liquidità derivante dalle operazioni e del FCF, il reddito operativo e l'utile netto sono diminuiti. Nonostante queste sfide, i margini dell'azienda rimangono comunque buoni. L'azienda si trova ad affrontare ostacoli significativi dovuti all'aumento dei tassi di interesse che incidono sul suo debito, al calo delle vendite di smartphone che incide sui ricavi dei prodotti e dei servizi e all'intensa concorrenza sui prezzi nel settore delle telecomunicazioni.
Tra le altre notizie, Southern Copper Corporation (SCCO) ha dichiarato il raddoppio del dividendo a 1,00 dollari per azione rispetto agli 0,50 dollari dello scorso anno. Questa mossa ha suscitato preoccupazioni sulla sostenibilità a causa della storia di tagli ai dividendi e del flusso di cassa superiore ai dividendi della società. Se SCCO mantiene la sua tendenza a privilegiare i dividendi elevati rispetto al reinvestimento, potrebbe trovarsi di fronte a difficoltà nel sostenere questi pagamenti con flussi di cassa in calo.
Si prevede che l'EPS della società crescerà dell'11,3% nel prossimo anno, ma un tasso di crescita costante dei dividendi potrebbe portare il payout ratio al 111%, ponendo un rischio di stabilità finanziaria. Nonostante un tasso di crescita medio del 18% dal 2013, i dividendi di SCCO hanno mostrato volatilità, compresa almeno una riduzione. Una parte significativa degli utili di SCCO, che sono cresciuti annualmente a un tasso del 23% negli ultimi cinque anni, viene distribuita sotto forma di dividendi. Questo modello, se dovesse persistere, potrebbe mettere a rischio la redditività a lungo termine dei dividendi di SCCO.
Questo articolo è stato generato e tradotto con il supporto dell'intelligenza artificiale e revisionato da un redattore. Per ulteriori informazioni, consultare i nostri T&C.