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Borsa Milano chiude a +1% tra mercati europei deboli, bene banche e oil

Pubblicato 01.12.2016, 17:56
© Reuters. Operatori a lavoro
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MILANO (Reuters) - Piazza Affari estende i recenti rialzi in un mercato sostenuto dal buon andamento dei bancari e dalla forza dei petroliferi, ancora galvanizzati dall'accordo Opec di ieri sui tagli alla produzione. Sullo sfondo resta la cautela in attesa del referendum costituzionale di domenica, ma il listino milanese riesce anche oggi a fare meglio delle controparti europee.

Nel tardo pomeriggio a distendere i toni ha contribuito anche la notizia, riferita da fonti, secondo cui la Banca centrale europea prolungherà il quantitative easing oltre marzo 2017, scelta che sarebbe ritenuta ormai inevitabile anche da alcuni dei più scettici all'interno del consiglio.

** L'indice FTSE Mib termina con un progresso dello 0,99% e l'Allshare sale dello 0,86%. Volumi nel finale intorno a 2,8 miliardi di euro.

** Il benchmark europeo FTSEurofirst300 cede lo 0,7% mentre a Wall Street gli indici sono contrastati.

** Tonici i bancari con lo stoxx del settore che sale del 2,6% a fronte di un +0,9% del paniere europeo. Spiccano i rialzi di BPER (MI:EMII) (+8%) e CREVAL (+6%) dopo che ieri il dg della banca lombarda ha di fatto rilanciato le scommesse su un merger tra i due istituti.

** In controtendenza MPS (MI:BMPS) che arretra del 3,7% dopo la corsa delle ultime due sedute.

** Acquisti anche su GENERALI (MI:GASI) che sale del 3,5%.

** Ben intonate ENI (MI:ENI) (+3,6%) e TENARIS (MI:TENR) (+4,1%) sulla rinnovata forza del greggio.

** SNAM cede il 3,6% dopo il +4% della vigilia. Ieri la Grecia ha dichiarato che si sono interrotti i colloqui per la vendita del 66% del gestore di condutture per il trasporto del gas Desfa all'azera Socar che avrebbe potuto coinvolgere anche Snam (MI:SRG).

** FERRARI (NYSE:RACE) cede lo 0,6% dopo che dalla Cina è arrivata la notizia di una tassa extra per le auto di lusso.

** Tra le small cap PREMUDA perde il 3% circa dopo che ieri ha dichiarato che i risultati del 2016 e del 2017 avranno "segno fortemente negativo" paventando, nell'ambito delle operazioni sul capitale che si renderanno necessarie per l'azzeramento delle perdite, anche il delisting del titolo.

** Balzi a due cifre invece per LANDI RENZO (+14,9%) e STEFANEL (+10,5%).

© Reuters. Operatori a lavoro

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