MILANO (Reuters) - Piazza Affari archivia una seduta decisamente positiva, trainata dal balzo di UniCredit (MI:CRDI) sulla scia del nuovo piano e galvanizzata da Mediaset (MI:MS) dopo l'acquisto di un 3% da parte di Vivendi (PA:VIV).
Positive, ma meno euforiche, le altre borse europee, che nel pomeriggio beneficiano anche dell'avvio tonico di Wall Street, dove Dow e S&P sono arrivati a toccare ancora nuovi record.
** L'indice FTSE Mib chiude con un progresso del 2,49%, l'Allshare sale del 2,27%. Vivaci i volumi, che nel finale si attestano intorno a 4,2 miliardi di euro.
** In Europa il benchmark FTSEurofirst 300 guadagna l'1,1%. I rialzi restano inferiori al punto percentuale per Parigi e Francoforte.
** Le speculazioni di una possibile Opa ostile di Vivendi mettono le ali a MEDIASET che incassa un rialzo di quasi il 32% con volumi molto sostenuti, circa 140 milioni di pezzi (quasi il 12% del capitale) contro i 7,7 milioni della media a 30 giorni. Dopo che i francesi hanno annunciato ieri sera l'acquisto del 3% del capitale e l'intenzione di salire "in un primo tempo" al 10-20%, il mercato si lancia su diversi scenari che includono anche un'azione difensiva da parte di Fininvest con conseguente aumento del controllo.
** Sotto i riflettori anche UNICREDIT che festeggia con un balzo del 15,9% il nuovo piano strategico annunciato prima dell'apertura dei mercati. Gli scambi sono quasi il triplo della media a 30 giorni. Dopo una sbandata iniziale dovuta all'entità dell'aumento di capitale (13 miliardi, nella parte alta del range indicato dalla stampa nelle scorse settimane), il titolo ha iniziato un deciso recupero arrivando anche a sfiorare un +18%. Gli analisti considerano i target ragionevoli anche se qualcuno ritiene la cifra dell'aumento esagerata.
** In scia anche FINECOBANK (MI:FBK) (+7,7%) di cui UniCredit, ha detto il Ceo, intende mantenere il controllo.
** Salgono in generale le banche (+5,8% il settore in Italia, +1,2% in Europa), con UBI (MI:UBI) in progresso del 3,4% mentre MPS (MI:BMPS) sale dell'1,3%. In controtendenza POP MILANO (MI:PMII) e BANCO POPOLARE (MI:BAPO) che perdono più del 3%.