MILANO (Reuters) - La borsa di Milano perde oltre il 2% con i bancari sotto pressione sui timori politici, in un mercato che segue l'andamento dello spread tra Btp e Bund.
Si teme che nuove elezioni diano una forte maggioranza ai cosiddetti partiti anti-sistema e che questo possa creare instabilità nella zona euro.
Il leader dei 5 Stelle Luigi Di Maio ha ribadito oggi che non vuole che l'Italia esca dalla zona euro.
Il mercato è risalito a metà seduta, in attesa e subito dopo il breve discorso del presidente incaricato Carlo Cottarelli, che però non ha dissipato dubbi e timori.
In breve tempo lo spread Btp-Bund è tornato sui massimi in area 230 e la borsa di Milano ha ampliato nuovamente il ribasso a oltre il 2%.
Fiammata di breve durata anche in apertura, quando l'indice principale ha realizzato un rimbalzo fino a +2% per perdere quota e tornare nel terreno negativo nel giro di mezz'ora.
** L'indice FTSE Mib chiude in ribasso del 2,08%, l'All Share dell'1,88%. Volumi a 3,6 miliardi.
** L'indice principale ha bruciato quasi interamente i rialzi dell'anno, si attesta infatti a 21.932,69 da quota 21.613,89 dei minimi del 2 gennaio 2018 e da 21.845,16 della chiusura lo stesso giorno, secondo i grafici Reuters.
** L'indice europeo FTSEurofirst 300 segna -0,22%.
** L'indice delle banche italiane lascia sul terreno il 4,09% dopo che aveva raggiunto un rialzo del 3% nella prima parte della seduta.
** Ribassi superiori al 6% per BANCO BPM (MI:BAMI), dopo la caduta di venerdì scorso, MEDIOBANCA (MI:MDBI) e BANCA GENERALI (MI:GASI). FINECOBANK (MI:FBK) -7,2%, MPS (MI:BMPS) -7,05%.
** Le big UNICREDIT (MI:CRDI) e INTESA SANPAOLO (MI:ISP) perdono poco più del 3%.
** Il lusso è meno sensibile a timori sulla zona euro, nel terreno positivo FERRARI (NYSE:RACE) e MONCLER (MI:MONC).