MILANO, 15 ottobre (Reuters) - Seduta quasi euforica a Piazza Affari con gli indici che chiudono vicino ai massimi di giornata sulle indiscrezioni che Ue e Gran Bretagna sono vicine a un accordo sulla Brexit.
"Abbiamo rotto alcuni massimi, ma i volumi sono ancora bassi, segno che molti investitori sono ancora sotto peso e si fa fatica a trovare venditori", osserva un broker.
L'indice Ftsemib è tornato sui livello di metà giugno 2018.
Banche positive grazie a un generale movimento di rimbalzo.
Acquisti in particolare sul risparmio gestito: Finecobank (MI:FBK) (+2,71%) e Banca Generali (MI:GASI) (+5,74%) vendute ieri. Sulla scia sale Banca Mediolanum (MI:BMED) (+0,76%) che ieri ha chiuso positiva. Forte Unicredit (MI:CRDI) (+3,18%).
Acquisti sui titoli industriali, nonostante rimangano le incertezze sull'accordo preliminare sul commercio Usa-Cina. Pirelli (MI:PIRC) +3,5%, Stm (PA:STM) (+2,45%) e Prysmian (MI:PRY) +1,98%.
Bene il lusso con Brunello Cucinelli (MI:BCU) che balza del 5,6% dopo che Goldman Sachs ha rivisto al rialzo il target a 34,8 euro da 32. Moncler (MI:MONC) poco mossa, anche se Goldman conferma 'buy' con target a 43 euro per le attese di crescita e una valutazione attraente. Ferragamo (MI:SFER) cresce dell'1,35%.
Mediaset (MI:MS) (+1,7%) recupera quota 2,71, come a dimostrare che lo stop all'operazione europea era attesa e quindi non influenza le quotazioni.
Realizzi su Gedi (MI:GEDI) che cede l'1,88% a 0,28 euro e forti volumi dopo il balzo di oltre il 15% di ieri. Carlo De Benedetti ha offerto 25 cent per azione, ma secondo la stampa la cordata guidata da Flavio Cattaneo era pronta a offrire 37 cent la scorsa primavera. Secondo banca Imi, "l'offerta di De Benedetti è superata dall'attuale performance del titolo, ma l'appeal speculativo resta intatto". Per Equita, "il titolo tratta con un rapporto Enterprise value/Ebitda di circa 4,2 volte, un price earning di 12 volte ed un free cash flow yield del 13% a premio rispetto a quelli di Cairo".
Balzo a doppia cifra per D'Amico (+4,67%), che ha ripreso la corsa dopo qualche seduta di consolidamento, con i trader che considerano il titolo sottovalutato.
Crolla Interpump (MI:ITPG) che lascia sul terreno l'8%, penalizzata da un report di Equita che stima un rallentamento della crescita, in particolare nel settore dell'idraulica a causa di un contesto macro più volatile, in vista dei risultati del terzo trimestre attesi il prossimo 8 novembre.
Tra i sottili, Trevi +3% dopo l'annuncio del finanziamento in arrivo per 12 milioni.
(Giancarlo Navach)