MILANO (Reuters) - Piazza Affari prosegue in leggero calo, tra listini deboli in tutta Europa, in un mercato cauto per i timori di rallentamento dell'economia.
Dopo i deludenti dati macro Usa di ieri, i dati sugli indici Pmi della zona euro hanno mostrato un'espansione a marzo per il terzo trimestre consecutivo raggiungendo il valore più alto degli ultimi dieci mesi a 53,7, anche se leggermente inferiore alla stima flash di 54,1.
Tuttavia il quadro tra le economie continentali rimane disomogeneo per settori e paesi, disorientando gli investitori sullo scenario macro.
Qualche nuova indicazione potrebbe arrivare dagli occupati ADP negli Usa, tradizionale anticipatore dei dati sul mercato del lavoro in agenda venerdì.
Mentre i futures sugli indici di Wall Street puntano ad un avvio in calo, intorno alle 13,45 il Ftse Mib cede lo 0,3% muovendosi in un range ristretto. I volumi sono fiacchi, pari a 870 milioni di euro, per via dell'imminente ponte pasquale.
Tra i titoli in evidenza:
I timori sull'economia favoriscono gli acquisti dei tritoli difensivi, in primo luogo le utility: Terna (BIT:TRN), Italgas (BIT:IG), A2A (BIT:A2), Hera (BIT:HRA) e Enel (BIT:ENEI) mostrano progressi tra l'1,2% e il 2,3%.
Sempre nel comparto avanza del 2,6% Snam (BIT:SRG), che ha ridotto la propria partecipazione in De Nora con un piccolo piazzamento, che per il gruppo comporta, secondo calcoli di Equita, un incasso di 132 milioni circa.
Deboli i bancari, penalizzati a livello globale dall’avvertimento di ieri dell’AD di JPMorgan, Dimon, secondo il quale gli effetti della recente crisi bancaria si faranno sentire per anni. L'indice del settore italiano cede l'1,3% con Intesa (BIT:ISP) e Unicredit (BIT:CRDI) in linea con il paniere.
In fondo al FTSE Mib i titoli più legati al ciclo economico come quello industriale, auto. Prysmian (BIT:PRY) perde il 2,5%, Iveco il 3,2% e Interpump (BIT:ITPG) il 2,9%.
Pirelli (BIT:PIRC) in calo del 2,9% appesantito dalle indiscrezioni di Bloomberg ieri, secondo cui il governo italiano sta studiando varie opzioni per limitare l'influenza della cinese Sinochem, primo azionista, sul gruppo di pneumatici.
Telecom Italia (BIT:TLIT) in rialzo dello 0,85%, mentre secondo indiscrezioni stampa il fondo Usa Kkr avrebbe chiesto alle banche un finanziamento da 10,5 miliardi per rifinanziare il maggiore debito della Netco e integrare la sua proposta di acquisto della rete, portandola a 22 miliardi.
Anche l'altra cordata, Cdp/Macquarie sarebbe attiva con le banche e con il Mef per la quantificazione dell'offerta non binding, che dovrebbe essere ratificata dal CdA il 16 aprile. Per Equita, in attesa delle offerte concrete, è "difficile in questa fase negoziale andare a interpretare le varie indiscrezioni di stampa".
In controtendenza i titoli Mfe-MediaforEurope che dopo una mattinata debole cancellano le perdite e accelerano al rialzo a con un trader che lega il movimento dei titoli dell'ex Mediaset (BIT:MFEB) alla notizia del ricovero in ospedale di Silvio Berlusconi: MFEA balza del 4,3%, e MFE B
De Nora perde il 4,4% risentendo della cessione, attraverso un'operazione di 'accelerated bookbuilding', del 5,7% del capitale, anche se il titolo scambia sopra il prezzo di cessione delle azioni.
(Andrea Mandalà, editing Claudia Cristoferi)