MILANO (Reuters) - Piazza Affari consolida le posizioni nel pomeriggio in un mercato che resta concentrato sull'esito della riunione della Fed stasera.
A Wall Street indici in calo.
Dal meeting della banca centrale Usa gli investitori si aspettano una uscita più rapida dal programma di stimoli con una conclusione del 'tapering' già a marzo rispetto a metà giugno ipotizzato in precedenza. Una decisione in questo senso giungerebbe tuttavia mentre la diffusione della variante Omicron del Covid sta provocando timori per la ripresa economica.
Domani sarà il turno di Bce e BoE ad annunciare le proprie decisioni di politica monetaria.
Intanto sul fronte domestico l'Istat ha rivisto marginalmente al ribasso, stamani, i dati sull'inflazione di novembre, che si confermano comunque ai massimi dal 2008, colpiti principalmente dall'accelerazione dei prezzi dell'energia.
Intorno alle 16,35 l'indice FTSE Mib è in rialzo dello 0,40% circa. Volumi pari a 1,4 miliardi di euro.
Tra i titoli in evidenza:
** L'M&A bancario italiano torna ad attirare l'interesse degli investitori dopo che Bper (MI:EMII) è uscita allo scoperto ieri sera annunciando un'offerta non vincolante al Fondo Interbancario di Tutela Depositi (Fitd) per acquisire l'88,3% di Carige (MI:CRGI_old) al prezzo di un 1 euro e successivamente lanciare un'Opa sul restante capitale. Il titolo BPER guadagna il 6% mentre CARIGE balza del 10,5%, avvicinandosi al prezzo di 0,80 euro per azione dell'Opa che il gruppo modenese dovrà lanciare per rilevare l'intero capitale dell'istituto ligure e integrarlo. Il mercato premia l'offerta che può rappresentare una buona mossa di Bper per aggiungere un nuovo tassello alla sua crescita dimensionale, anche se non si tratta di un deal 'transformational' e rimangono dubbi sull'effettivo rilancio della rete.
Bene anche Pop Sondrio (+3,4%), vista come ulteriore target per i piani di crescita di Bper e del suo principale azionista Unipol (MI:UNPI) (+1,4%).
Fiacche invece le altre banche, con le big Intesa Sanpaolo (MI:ISP) e Unicredit (MI:CRDI) in calo rispettivamente dello 0,8% e dell'1,35%.
Fredda la reazione del mercato al piano al 2024 annunciato questa mattina da Generali (MI:GASI), il cui titolo è in leggero progresso dello 0,14%. Il gruppo triestino scommette su target ambiziosi per gli utili, su un aumento dei dividendi e sul primo buyback in 15 anni, con il Ceo Philippe Donnet che si gioca un'importante carta per il rinnovo del suo mandato. Secondo un broker il piano nel complesso non presenta delle novità rilevanti rispetto alle aspettative, anche se i target di crescita degli utili sono superiori alle attese.
Nel lusso, forte Cucinelli (MI:BCU) che guadagna il 5,6% dopo che ieri, a mercato chiuso, ha annunciato di avere alzato la guidance di crescita sui ricavi del 2021.
Bene Diasorin (MI:DIAS) (+2,3%) in vista dell'investor day il 17 dicembre quando verrà presentato il piano strategico al 2025. Equita Sim stima un fatturato in crescita a un tasso medio annuo (Cagr) del +5,2% e del +2,8% per l'Ebitda adjusted.
Frena il listino la debolezza dei petroliferi in scia al calo dei prezzi del greggio per il terzo giorno consecutivo. ENI (MI:ENI) perde l'1,7%. Ma va decisamente peggio Tenaris (MI:TENR) con una flessione del 3,1%.
Pesante Ovs che perde oltre il 10%, sui minimi da novembre scorso, nonostante il rialzo della guidance per il 2021, in linea con le attese degli analisti. Il titolo è sostanzialmente vittima di prese di profitto se si considera che le azioni della catena di vendita retail sono in rialzo del 158% da inizio anno. Il titolo è partito da un minimo intorno a 1 euro a gennaio 2021, rimbalzando fino a un massimo di 3,13 euro toccato lo scorso 8 dicembre.
(Giancarlo Navach, in redazione a Milano Sabina Suzzi)