MILANO (Reuters) - Piazza Affari ridimensiona le forti perdite di inizio seduta ma resta in netto calo a causa dell'ulteriore inasprimento delle tensioni sul fronte ucraino.
Sull'umore degli investitori pesa in particolare la decisione di Vladimir Putin di riconoscere formalmente due repubbliche separatiste filorusse dell'Ucraina.
Il presidente russo ha anche detto che Kiev è storicamente parte della Russia, incrementando le frizioni con l'Occidente. Gli Usa hanno annunciato l'arrivo di sanzioni contro Mosca, mentre gli ambasciatori Ue si incontreranno oggi per discutere di possibili contromisure.
Intorno alle 10 il FTSE Mib perde lo 0,9% dopo essere sceso di quasi 3% toccando i minimi dall'ottobre scorso.
Tra i titoli in evidenza:
Il clima di grande incertezza contagia tutto l'azionario ed in particolare i bancari, con il comparto che cede l'1,8%, ampiamente sopra i minimi di giornata, mentre lo spread Btp/Bund continua a salire fino a toccare 172 punti base dai 169,3 della chiusura di ieri. UNICREDIT (MI:CRDI), tra le banche più esposte alla Russia, perde il 2,5% dopo un'apertura in calo di oltre 5%. BPER (MI:EMII) cala del 1,6%, mentre INTESA SANPAOLO (MI:ISP) e BANCO BPM (MI:BAMI) perdono meno dell'1%, sostanzialmente in linea con l'indice europeo.
Telecom (MI:TLIT) (-0,5%) recupera buona parte delle ingenti perdite iniziali, che avevano portato il titolo a cedere fino a oltre il 7% - peggior calo degli ultimi tre mesi.
Buzzi (MI:BZU) in fondo al paniere principale con -2,6% per i timori di impatti sul business derivanti dalle tensioni tra Occidente e Russia.
Partenza molto debole anche per Brunello Cucinelli (MI:BCU), che perde l'1,6% dopo un ribasso di oltre 7% durante i primi scambi di seduta. I timori di penalizzazioni all'export in Russia pesano su tutto il lusso, con Tod's (MI:TOD) -1,9%, Moncler-1,5%.
In controtendenza invece InWit e Rai Way, in rialzo rispettivamente del 2% e dell'1,6% sulle scommesse di possibili operazioni di integrazione nel settore delle torri dopo indiscrezioni stampa su una possibile norma al vaglio del governo per ridurre la quota Rai sotto il 51% di RaiWay.
(Federico Maccioni, editing Claudia Cristoferi)