MILANO (Reuters) - Al giro di boa di metà seduta, Piazza Affari estende i più modesti guadagni della mattinata, in un mercato sostenuto dall'attesa che il ciclo restrittivo di politica monetaria sia vicino alla fine.
Ad alimentare questa convinzione negli scambi odierni, soprattutto per quanto riguarda le mosse della Fed, è stata la decisione a sorpresa della banca centrale di Singapore di lasciare i tassi invariati.
A Wall Street i futures annullano le precedenti perdite nel giorno dei conti trimestrali delle prime grandi banche statunitensi, tra cui Citigroup (NYSE:C), JPMorgan e Wells Fargo (NYSE:WFC), che potranno muovere anche gli indici europei.
I risultati delle banche americane assumono particolare interesse per capire l'impatto, nel mese di marzo, dell'elevata volatilità del settore a causa dei fallimenti di alcune banche regionali negli Stati Uniti.
Intorno alle 13 il Ftse Mib è in rialzo dello 0,5% ed impostato per una chiusura settimanale, la quarta positiva consecutiva, con un progresso del 2% circa.
Volumi fiacchi, pari a 770 milioni di euro. Un operatore fa notare come gli ultimi rialzi accompagnati da bassi scambi segnalino un mercato composto prevalentemente da compratori che non faticano a incrementare le proprie posizioni trovando scarsa resistenza da parte dei venditori.
Tra i titoli in evidenza:
Si rafforzano i bancari che continuano il percorso di recupero dopo le turbolenze di marzo e si apprestano a chiudere la settimana con un rialzo del 3,6% circa. Tra i titoli più gettonati BPER (BIT:EMII), in progresso del 2,5%, mentre UNICREDIT (BIT:CRDI), INTESA SANPAOLO (BIT:ISP), BANCO BPM (BIT:BAMI) e MPS (BIT:BMPS) salgono poco meno del 2% in linea con l'andamento del settore.
Il sentiment positivo sostiene anche l'automotivecon STELLANTIS, FERRARI (NYSE:RACE) e IVECO, in rialzo di un punto percentuale, mentre penalizza i difensivi come le utility. HERA (BIT:HRA) e TERNA (BIT:TRN) cedono lo 0,7%.
Seduta serena per le partecipate pubbliche quotate dopo le contrastate reazioni di ieri alle nomine del governo. ENEL (BIT:ENEI), colpita dalle vendite ieri per lo scetticismo degli investitori per la scelta di Flavio Catteneo ad AD, sale dello 0,4%. Secondo Fitch il cambio al vertice aumenta l'incertezza sul gruppo, ma non ha alcun impatto diretto sul merito di credito.
In fondo al Ftse Mib, ribassi limitati a circa mezzo punto percentuale sui petroliferi SAIPEM (BIT:SPMI), ENI (BIT:ENI) e TENARIS (BIT:TENR).
AUTOGRILL cede lo 0,7% nel giorno dell'avvio dell'Ops di Dufry.
(Andrea Mandalà, editing Sabina Suzzi)