MILANO (Reuters) - Piazza Affari e, più in generale le borse europee, tengono le posizioni, nonostante l'escalation delle tensioni fra Ucraina e Russia e le mosse delle banche centrali di contenere l'inflazione con l'aumento dei tassi.
Chiusa Tokyo e Seul per festività, il resto delle borse asiatiche ha risentito del sondaggio Pmi-Caixin sul settore cinese dei servizi, che a settembre si è contratto per la prima volta in quattro mesi.
Gli investitori guardano, inoltre, con preoccupazione alla reazione del Cremlino all'attacco del ponte che collega la Russia con la Crimea. Molte città ucraine sono state colpite questa mattina da forti esplosioni.
"Le borse sono tutto sommato deboli, poteva andare anche peggio dopo il crollo del ponte in Crimea. Al momento ci sono variazioni limitate. I volumi sono chiaramente bassi in attesa del Cpi Usa di giovedì", osserva un trader.
Intorno alle 12,45 il FTSE Mib arretra dello 0,15%. Volumi pari a poco meno di 500 milioni di euro.
Tra i titoli in evidenza:
Vendite anche oggi su STM (-1,1%), penalizzata venerdì scorso insieme al comparto high tech europeo dai risultati di Amd e Samsung che non hanno centrato le attese. Oggi si aggiunge la notizia che il Governo americano ha imposto nuovi limiti alle esportazioni di semiconduttori in Cina. Secondo Equita, tuttavia, "le implicazioni per Stm (EPA:STM) sono limitate perché la produzione riguarda principalmente prodotti analogici".
Prosegue lo storno sul lusso, anche se in recupero dai minimi, venduto in tutta Europa penalizzato dalla forte esposizione sul mercato cinese, a causa del crollo della spesa cinese durante le vacanze e del peggioramento della situazione del Covid-19 durante la settimana del National Day. MONCLER (BIT:MONC) in calo dell'1,2%, FERRAGAMO (BIT:SFER) -0,6%, BRUNELLO CUCINELLI (BIT:BCU) -0,4%.
Oil service in calo sul ritracciamento del Brent. La peggiore è MAIRE TECNIMONT che flette del 5%, seguita da SAIPEM (BIT:SPMI) che arretra del 3,74% e TENARIS (BIT:TENR) a -1,2% e
Poco mossi i bancari. BANCO BPM (BIT:BAMI) sale dello 0,4%, BPER (BIT:EMII) cede lo 0,6%. Le big INTESA SANPAOLO e UNICREDIT (BIT:CRDI) si muovono rispettivamente piatta e in rialzo dello 0,3%.
Andamento volatile per MPS (BIT:BMPS) (+0,42%) in un saliscendi continuo anche oggi nella settimana decisiva per definire l'accordo di garanzia che consentirebbe all'aumento di capitale da 2,5 miliardi di decollare lunedì 17 ottobre. "Non si sa ancora come va a finire e questo spiega la volatilità e i bassi volumi", sottolinea un trader.
In lettera TIM (BIT:TLIT) che perde il 2% circa.
In forte calo la JUVE che perde il 4% circa, tornando sui livelli del 12 marzo scorso dopo la sconfitta nella nona giornata di campionato contro il Milan, allontanandosi sempre di più dalla vetta della classifica.
Infine, cedente ATLANTIA (BIT:ATL) (-0,44%) nel primo giorno dell'Opa volontaria sulla totalità delle azioni promossa da Schema Alfa (Edizione e Blackstone) a 23 euro ad azione, che sale a 23,74 euro incluso il dividendo. Il titolo si attesa a 22,54 euro. Sia gli analisti di Intesa Sanpaolo (BIT:ISP) sia Equita consigliano di aderire all'offerta.
(Giancarlo Navach, editing Stefano Bernabei)