MILANO (Reuters) - Indici in cauto rialzo a Piazza Affari nella settimana pasquale che si concluderà giovedì e in vista del lungo ponte festivo. Chiusura negativa per i mercati asiatici stamani e anche le attese per Wall Street questo pomeriggio non sono particolarmente brillanti.
Sulle borse c'è attesa per le decisioni che saranno prese dalla Bce giovedì prossimo, che sarà preceduto dal dato sull'inflazione Usa martedì.
C'è poi il tema delle presidenziali francesi con il testa a testa fra Emmanuel Macron e Marie Le Pen al ballottaggio.
"Mercato riflessivo, volumi un po' bassi, la partenza è un po' sonnacchiosa con qualche presa di profitto", osserva un trader.
Intorno alle 9,50 l'indice FTSE Mib cede lo 0,43%.
Tra i titoli in evidenza:
Dopo lo strappo delle ultime sedute, ritraccia ATLANTIA in flessione del 2,4% dopo che i fondi di investimento Global Infrastructure Partners e Brookfield hanno fatto sapere di non avere in programma alcuna iniziativa "ostile" sul gruppo italiano, secondo alcune fonti. Un freno ai realizzi arriva dalle indiscrezioni secondo cui Edizione potrebbe lanciare, insieme a Blackstone, un'Opa sulla totalità del capitale di Atlantia (MI:ATL) puntando al delisting. "Bisogna capire se c'è l'Opa o meno e a quale prezzo", osserva un trader.
Prysmian (MI:PRY) sugli scudi con una salita del 3% premiata da Credit Suisse che ha portato la raccomandazione a "Outperform" da "Neutral" e prezzo obiettivo a 35 euro da 33 precedente.
Per contro Moncler (MI:MONC) arretra del 3,7% dopo che Rbc ha tagliato il prezzo obiettivo a 60 euro da 61 euro precedente.
Denaro sulle banche con in testa UNICREDIT (MI:CRDI) in crescita del 2% circa, piatta INTESA SP (MI:ISP), mentre le prese di profitto pesano su BANCO BPM (MI:BAMI) (-1,6%) dopo lo strappo al rialzo venerdì scorso a seguito dell'annuncio dell'acquisto di una partecipazione del 9,18% da parte del Credit Agricole (PA:CAGR), che ha rinnovato gli scenari speculativi sul fronte dell'M&A.
In lieve rialzo Telecom Italia (MI:TLIT), storna Pirelli (MI:PIRC)(-0,85%) penalizzata dal possibile impatto delle sanzioni Ue contro la Russia sul settore degli pneumatici. Il broker Bestinver rileva che "per quanto riguarda Pirelli la dipendenza della società dal mercato russo è di circa il 3% e di meno del 3,5% in termini di Ebit adj".
(Giancarlo Navach, editing Claudia Cristoferi)