MILANO (Reuters) - Piazza Affari è in leggero rialzo negli ultimi scambi della settimana, confermando l'atteggiamento di prudenza degli investitori in un quadro di incertezza sulle prospettive dell'economia e sulle prossime mosse delle banche centrali.
Sul fronte macro gli indici Pmi in Europa e Usa di oggi hanno rassicurato gli investitori sulla tenuta dell'economia ma hanno alimentato le aspettative di stretta monetaria.
La cautela è d'obbligo, e il contesto di ripresa dell'avversione al rischio ha allontanato gli investitori dall'azionario in attesa di nuove indicazioni macroeconomiche e aziendali dopo le ultime trimestrali in chiaroscuro.
Su quest'ultimo fronte la prossima settimana la stagione Usa entra nel vivo con i conti dei colossi del settore tech, mentre in Europa cominciano a pubblicare i risultati le principali società del settore bancario ed energetico.
Intorno alle 16,45 il FTSE Mib sale dello 0,26% sui massimi di seduta riducendo il saldo complessivo settimanale a -0,5% circa dopo quattro ottave consecutive positive.
Tra i titoli in evidenza:
In un panorama settoriale misto, a sostenere l'indice sono principalmente i titoli energetici, soprattutto le utility, più gettonati in un clima di acquisti difensivi. Saipem (BIT:SPMI) prosegue il recupero innescato ieri e sale dell'1,5%, Enel (BIT:ENEI) avanza dell'1,7%.
Corre Recordati (BIT:RECI), in testa al paniere principale, con un rialzo di oltre il 5% in scia ai dati sulla crescita dei ricavi del primo trimestre.
Tra bancari generalmente trascurati, brilla Banco Bpm (BIT:BAMI), in rialzo del 3% sostenuto dall'outlook positivo offerto dall'AD Giuseppe Castagna in un'intervista al Sole 24 Ore. L'AD, riconfermato ieri dall'assemblea per un nuovo mandato, sostiene che la banca ha un forte potenziale di crescita nei prossimi anni e punta a raddoppiare gli utili in tre anni a partire dal 2023. Il titolo, sostengono gli analisti, rimane inoltre tra i target più attraenti nel panorama bancario italiano, anche alla luce del suo appeal speculativo sul fronte M&A.
In fondo al FTSE Mib, Telecom Italia (BIT:TLIT) è ancora sotto pressione dopo che i nuovi segnali di tensione sulle governance hanno alimentato i timori che il piano di cessione della rete possa entrare in fase di stallo. Con un calo di oltre il 4% oggi il titolo del gruppo telefonico chiude una settimana nera con una perdita del 12% circa.
Nel lusso seduta negativa per Ferragamo (BIT:SFER), in discesa del 7% sui deboli risultati relativi alle vendite del primo trimestre.
Infine, Juventus (BIT:JUVE) perde il 3,5% all'indomani della decisione del collegio di garanzia del Coni che ha ordinato un nuovo giudizio alla Corte federale sulla penalizzazione di 15 punti in classifica per il club bianconero.
(Andrea Mandalà, editing Sabina Suzzi)