MILANO (Reuters) - Piazza Affari si muove piatta senza grandi spunti in una seduta tendenzialmente di attesa degli appuntamenti di peso con Fed, Bce e Banca del Giappone dei prossimi giorni e il dato sull'inflazione Usa a partire da oggi.
Intorno alle 12,45 il Ftse Mib si muove fra denaro e lettera con volumi molto contenuti che non superano quota 600 milioni di euro.
Tra i titoli in evidenza:
Non si spegne l'interesse sui titoli MfE di categoria A e B, in salita rispettivamente del 7,4% e del 5,6% all'indomani della morte di Silvio Berlusconi, fondatore e principale azionista attraverso la Fininvest. Il mercato scommette su eventuali operazioni straordinarie che possano coinvolgere il gruppo dei media, come una fusione o cessione. Salgono maggiormente le azioni A rispetto alle B perché sono più a sconto, evidenzia un broker. Un altro trader sottolinea che si tratta di meri acquisti speculativi, in particolare da parte di day trader, anche perché il controllo dell'azienda è di fatto blindato e la possibilità di una vendita dipende solo dai figli, non da una scalata.
Più tranquillo l'andamento degli altri titoli della galassia, con Mondadori (BIT:MOED) in crescita dello 0,6% e Mediolanum (BIT:BMED) dello 0,15%. Fininvest, che detiene il 30,1% della banca, ha assicurato continuità e pertanto, come riporta il broker Equita, "non dovrebbero esserci cambiamenti nell'azionariato".
Banche trascurate con Unicredit (BIT:CRDI) e Intesa Sanpaolo (BIT:ISP) in calo fra lo 0,4% e lo 0,6%, mentre si arresta il flusso in vendita su Mps (BIT:BMPS) (+0,4%) dopo i recenti ribassi legati alle nuove smentite su un interesse alla fusione da parte di Bper (BIT:EMII).
Raccolto l'automotive con Stellantis (BIT:STLAM) in salita dell'1% circa e Cnh (BIT:CNHI) dell'1,2%, beneficiando delle immatricolazioni dei veicoli agricoli in Nordamerica.
Bene Leonardo che avanza dell'1,1% dopo che Morgan Stanley (NYSE:MS) ha avviato la copertura con "Equal-weight" e prezzo obiettivo a 11,2 euro.
Fuori dal paniere, vendite su Iren (BIT:IREE) che cede l'1,5% dopo le dimissioni dell'AD Gianni Vittorio Armani per un incarico in Enel (BIT:ENEI) (-1%) come responsabile delle reti.
Infine, Zignago Vetro perde oltre il 3,4% dopo che Berenberg ha tagliato la raccomandazione a "Hold" da "Buy" con prezzo obiettivo che tuttavia sale a 18 euro da 17 euro precedente.
(Giancarlo Navach, editing Gianluca Semeraro, Francesca Piscioneri)