MILANO, 10 settembre (Reuters) - Andamento debole a Piazza Affari in linea con le altre borse europee. A pesare i timori di una Brexit senza accordo che avrebbe ricadute economiche sui Paesi della zona euro.
E anche il rimbalzo di Wall Street non sembra incidere più di tanto sulle piazze europee.
Quanto alle materie prime il greggio scende sotto i 40 dollari al barile, mentre lo spread del rendimento fra titoli di stato decennali italiani e tedeschi si attesta a 147 punti base.
"E' un mercato abbastanza fermo, di consolidamento", osserva un trader.
Soffrono le banche, in gran spolvero ieri, con Unicredit (MI:CRDI) e Intesa Sanpaolo (MI:ISP) che cedono rispettivamente l'1,3% e l'1,8%, nonostante la stabilità dello spread Btp/Bund. Cede l'1,8% Banco Bpm (MI:BAMI) su prese di profitto dopo la corsa di ieri.
Bene Diasorin (MI:DIAS), in crescita dell'1,4% sulle attese che la domanda di test molecolari Covid-19 rimarrà molto forte nei prossimi mesi anche in vista della stagione influenzale.
Raccolta Campari (MI:CPRI)(+0,9%), lieve rimbalzo per Tod's (MI:TOD) (+0,6%).
Venduti i petroliferi a causa del calo del prezzo del petrolio: Eni (MI:ENI) cede 0,4%, Saipem (MI:SPMI) il 2,4%.
In calo dell'1,2% Finecobank (MI:FBK) dopo il taglio di Hsbc a "hold" da "buy". Sale invece la concorrente Azimut (MI:AZMT) (+0,96%), di cui Hsbc ha alzato il target price a 24,5 da 23,1 euro.
Fra i minori strappa Acotel Group, sempre sospesa al rialzo, dopo un +18,65%. Ieri la società ha reso noto la cessione dell'intero capitale della controllata Acotel Interactive per 458.000 dollari Usa.
Ben raccolta ASTM sulle dichiarazioni dell'AD Umberto Tosoni a Il Sole 24 Ore che ha confermato la guidance e aperto a possibile ritorno al dividendo. Si tratta di indicazioni positive, secondo i broker.
Torna l'interesse anche su Amplifon (MI:AMPF) (+2,4%), titolo molto comprato durante il periodo di lockdown.