(Reuters) - I timori di nuovi cali a Wall Street oggi tengono le borse dell'area Asia-Pacifico per lo più in posizione difensiva, con la preoccupazione per le tensioni geopolitiche e il default argentino che la fanno da padrone.
Intorno alle 8,40 italiane l'indice Msci dell'area Asia-Pacifico, che non comprende Tokyo, riesce a guadagnare lo 0,4%. Il giapponese Nikkei ha chiuso a -0,31%.
Le borse europee sono attese in leggero rialzo dopo il forte calo della settimana scorsa sulla scia delle tensioni tra Russia e Occidente e delle perdite di Banco Espirito Santo, la maggiore banca portoghese.
L'azionario cinese balza sui commenti della Commissione regolatrice di Borsa della Cina (Csrc): un portavoce venerdì ha descritto il recente rally dei mercati azionari cinesi come un "rimbalzo" dovuto al miglioramento dello stato dell'economia, alla maggiore liquidità e alle riforme dei mercati, incluso il programma pilota per l'interconnessione delle borse di Shanghai e Hong Kong.
HONG KONG guadagna lo 0,5% circa, con un settore immobiliare debole che limita i guadagni. Prada segna -0,8% circa.
A SHANGHAI l'indice principale guadagna l'1,5% circa, dopo essere salito di oltre il 6% nelle ultime due settimane.
SEUL ha chiuso positiva.
TAIWAN è positiva, con i guadagni frenati dalla debolezza dei titoli legati a petrolio, gas ed elettricità.
MUMBAI è in territorio positivo, dopo aver chiuso venerdì con le perdite più consistenti da quasi tre settimane e mezzo.
In controtendenza SYDNEY, che ha chiuso in calo dello 0,3%, ai minimi da due settimane, dopo che Wall Street ha registrato la seconda seduta consecutiva in territorio negativo, anche se un aumento del prezzo dell'oro e vendite al dettaglio migliori delle attese hanno permesso di contenere le perdite.
In calo anche SINGAPORE.
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