Investing.com - Prosegue cauto il Ftse Mib che a metà seduta guadagna lo 0,31% ma non riesce a superare i 22 mila punti, mentre lo spread balla intorno a quota 240.
Alternati i bancari con il FTSE Italia All Share Banks intorno alla parità, mentre Bper Banca (MI:EMII) resta evidenza con un +2,6%, seguito da Banco Bpm (MI:BAMI).
L’istituto Equita sembra puntare sul titolo Bper, con i suoi analisti che hanno portato il giudizio da hold a buy e confermato il target price a 5,6 euro. Secondo i suoi esperti, la solidità del capitale della banca, l’elevato coverage degli Npe e il derisking stanno migliorando la condizione generale dell’istituto di credito.
Bper, infatti, “offre una combinazione di capitale (11,8%) e copertura degli Npe (49%) che rende molto visibile i target di derisking”, spiegano dall’istituto, aggiungendo che “l'Npe ratio dovrebbe scendere da 19% a 14% grazie a 3 mld di cessioni di Npl entro fine anno mentre l'obiettivo di medio periodo (10% al 2021) può essere anticipato al 2019 con 2 mld di ulteriori vendite“.
Inoltre, la banca “vanta un'esposizione inferiore alla media alla volatilita dei bond sovrani: grazie al fatto che una percentuale del portafoglio titoli superiore alla media di settore è classificata al costo (42% contro 20%) e presenta una duration inferiore (2,9 contro 3,2 anni), un allargamento dello spread di 100 punti base ha un impatto sul Cet1 di -22 punti base contro una media di -36 punti base”.
Prosegue in crescita a Piazza Affari anche Banco Bpm (+1,4%), spinta dalle indiscrezioni secondo cui entro il prossimo 6 luglio dovrebbero arrivare le offerte vincolanti per il portafoglio di sofferenze di 3,5 miliardi messo in vendita.
Con il portafoglio Exodus (4,9 mld) che dovrebbe essere ceduto entro il primo semestre con garanzie statali, l'ulteriore vendita di sofferenze porterebbe il rapporto tra sofferenze e crediti elargiti in area 13%-14% (dal 23% del primo trimestre) mantenendo un indice Cet1 in area 12%.
“Riteniamo” dice un analista “che le cessioni di sofferenze nonostante l\'incerto quadro politico sia una buona notizia per l'intero settore”.
Tra gli altri titoli bancari guadagnano oltre l’1% doBank (MI:DOB), FinecoBank (MI:FBK), Banca Generali (MI:BGN), Unipol (MI:UNPI), Banca Mediolanum (MI:BMED), Banca Piccolo Credito Valtellinese (Creval) (MI:PCVI) .
Resta intorno alla parità Monte dei Paschi di Siena (MI:BMPS), mentre sono in rosso Intesa Sanpaolo (MI:ISP), Unicredit (MI:CRDI), Mediobanca (MI:MDBI), Ubi (MI:UBI) Bnaca e Banca Popolare di Sondrio (MI:BPSI).