Venerdì scorso, BTIG ha declassato le azioni di Global Net Lease (NYSE:GNL) da "Buy" (acquistare) a "Neutral" (neutrale), in seguito ai deludenti risultati del quarto trimestre e alle prospettive per il 2024. L'azienda ha anche rimosso il suo obiettivo di prezzo per il titolo.
Il downgrade è stato motivato dal secondo taglio del dividendo della società negli ultimi sei mesi e dalla revisione al ribasso delle stime sui fondi operativi rettificati (AFFO) per azione per il 2024 a 1,25 dollari, che rappresenta un calo del 13% rispetto all'anno precedente.
La guidance di Global Net Lease per il 2024 ha suscitato le preoccupazioni di BTIG, in particolare perché l'azienda ritiene improbabile che riesca a raggiungere l'obiettivo di 7,4x-7,8x per il debito netto e l'EBITDA rettificato, a causa delle vendite di asset previste per l'anno.
L'analista ha sottolineato che, sebbene la valutazione di Global Net Lease possa apparire interessante in base ad alcune metriche, i rischi legati alla guidance per il 2024 rappresentano una sfida e non prevede potenziali catalizzatori che possano far salire la valutazione.
Il rapporto ha anche evidenziato la natura degli asset di net lease, che di solito vengono scambiati in un mercato profondo e liquido. Tuttavia, la realizzazione del pieno valore dei portafogli pubblici spesso richiede eventi significativi come spin-off, vendite di portafogli più ampi o altri cambiamenti strutturali.
Per quanto riguarda la strategia di Global Net Lease, la società ha manifestato l'intenzione di concentrarsi sulle cessioni di uffici e negozi, puntando a un tasso di capitalizzazione del 7%-8%. BTIG ha espresso il timore che ciò possa significare che le vendite saranno probabilmente effettuate dal portafoglio principale, o che ci possano essere rischi di esecuzione associati al raggiungimento di questi tassi di capitalizzazione.
Inoltre, BTIG ha espresso cautela riguardo alle prospettive del portafoglio multi-tenant della società. La perdita di oltre 200 punti base di occupazione nel quarto trimestre ha generato incertezza sulla performance futura del portafoglio.
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