MILANO (Reuters) - Campari (MI:CPRI) chiude in bellezza un 2015 segnato dalla debolezza dei mercati emergenti mantenendo la promessa di un ritorno alla crescita dei margini - grazie al miglioramento del mix di vendite per prodotto e mercato - e sorprendendo positivamente con una crescita organica del 4,2% nel quarto trimestre.
Premiato in borsa il titolo, oggetto anche di ricoperture dopo la recente debolezza, con quotazioni arrivate ad apprezzarsi di oltre l'8% ad un massimo di seduta di quasi 7,9 euro e scambi intensi.
Nel corso della conference call con gli analisti il management, confermando la storica guidance di medio-lungo periodo di una crescita organica del 5% medio in cinque anni, ha previsto un'ulteriore espansione dell'Ebit margin "guidata dalla crescita del margine lordo grazie ai marchi a maggiore marginalità, ai mercati sviluppati e a costi di produzione più favorevoli", ha detto il direttore finanziario Paolo Marchesini, facendo riferimento ai marchi di aperitivi, del whisky americano e ai rum giamaicani e a mercati strategici come quello delle Americhe (42,3% delle vendite e 40,7% dell'Ebit pre one-off).
L'AD Bob Kunze-Concewitz ha previsto per l'Italia, che pesa per un quarto circa delle vendite globali, una crescita in un range "low single digit" nel 2016. Sul fronte più critico dei mercati emergenti le attese sono per una Russia negativa "high single digit" e di un andamento peggiore quest'anno per il Brasile, mentre la Nigeria resta un'incognita.
Kunze-Concewitz resta attento alle opportunità di M&A, "parte della nostra storia e del nostro modello di business", restando tuttavia orientato verso "meno deal ma di dimensioni maggiori".
Nel 2015 l'ebit margin prima degli oneri straordinari è salito al 20,1% dal 19,1% del 2014, portandosi sopra i livelli del 2013 (19,7%). Il margine lordo si è attestato al 55,4% delle vendite, sopra la previsione SmartEstimates 2015 del 54,8% e al 53,3% del 2014.
La top line ha visto una crescita organica del 3% con vendite nette per 1,657 miliardi di euro (Smartestimate Reuters a 1,652 miliardi). Nel solo quarto trimestre la crescita organica ha accelerato del 4,2% dal 2,1% del terzo trimestre, +1,7% del secondo trimestre e 4,2% del primo trimestre.
Nello scorso esercizio l'utile netto è aumentato del 36,1% a 175,4 milioni, in linea con la previsione di 176 milioni SmartEstimate a cura di Thomson Reuters e il gruppo beverage ha proposto la distribuzione di una cedola per 0,09 euro, in crescita dai 0,08 euro relativi al 2014.